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Berrettini si arrende a Nadal 6-3 6-2 3-6 6-3 agli Australian Open

Matteo Berrettini ha disputato un Australian Open straordinario, ottimo illivello. Una costanza di rendimento che si è rivelata la vera qualità di Matteo, finora, tenendo conto che il romano è l’unico italiano della storia ad aver raggiunto le semifinali di tre dei quattro tornei del Grande Slam.

Berrettini si arrende a Nadal

Contro un Nadal non al top per l’assenza dei campi e una preparazione un po’ particolare condizionata dal Covid,non era certo un fantasia pensare che Matteo potesse passare il turno, ma l’andamento del confronto è stato ad appannaggio sensibilmente del maiorchino. Da ricordare che sul cammino di Berrettini, in origine nei quarti ci sarebbe dovuto essere Djokovic. Il sogno di Matteo Berrettini e di tutta l’Italia è sbattuto sul muro Rafa Nadal. Il tennista romano si è arreso al fenomeno spagnolo in quattro set nella semifinale dell’Australian Open 2022, non riuscendo ad imporre il proprio gioco durante le tre ore della sfida.

Berrettini si arrende a Nadal: Gli errori

39 sono stati gli errori non forzati durante la partita siano arrivati proprio dalla parte del rovescio. Un fenomeno come Rafa Nadal è riuscito a giocare costantemente sul punto debole di Berrettini nei primi due set, indirizzando il match dalla sua parte. E se, come accaduto nella prima ora e mezza di partita, l’arma di distruzione di massa rappresentata dal servizio funziona soltanto a corrente alternata (nei primi due set un largamente insufficiente 2/13 con la seconda), diventa difficile avere ragione di uno. Alla fine Berrettini, pur essendo deluso per la sconfitta subita da parte di Rafa Nadal per 6-3 6-2 3-6 6-3, ha tenuto a stringere la mano a rete al campione spagnolo.

Le parole di Nadal

“Ogni anno Matteo migliora, è un giocatore che ha un grande carisma – ha detto Nadal, che se vincesse il titolo domenica conquisterebbe il 21° Slam in carriera superando Federer e Djokovic – È un bravo ragazzo. Penso abbia uno splendido futuro davanti a sè. C’è stato da combattere”. “Ho cominciato il match giocando alla grande, i primi due set sono stati tra i miei migliori da molto tempo in qua – ha detto ancora lo spagnolo -. Sapevo che Matteo era un giocatore molto solido, molto pericoloso e sapevo che ad un certo punto del terzo set avrebbe ritrovato i suoi colpi”.

Matteo Berrettini

“Era la prima volta che giocavo con il tetto chiuso. Ho avuto bisogno di un po’ di tempo per adattarmi alle condizioni di gioco – ha spiegato l’azzurro – All’inizio ero un po’ sfasato. Non è da tutti i giorni giocare con Rafa in uno Slam… Lui non ha sbagliato una decisione. Sento di poter fare di più anche se non è detto che avrei vinto. La prossima volta spero di poter far meglio”.