― Advertisement ―

spot_img

Superbike, Mandalika: Toprak vince gara 2 ma è Bautista a festeggiare

Il mondiale Superbike assegna il titolo 2022 in gara 2 a Mandalika. Alvaro Bautista voleva festeggiarlo vincendo la manche, ma nulla può contro Toprak...
HomeMotoriIMSA si da all'amarcord: le LMDh si chiameranno GTP

IMSA si da all’amarcord: le LMDh si chiameranno GTP

Loro stessi l’hanno chiamata un’operazione “back to the future”, ossia da ritorno al futuro. Nella conferenza stampa del giovedì, la IMSA ha annunciato il riutilizzo della nomenclatura GTP, con la quale s’indicherà la classe prototipi riservata alle LMDh. GTP, acronimo di Grand Touring Prototype, era il nome della classe maggiore del campionato di endurance negli anni 80, quando le grandi case correvano con prototipi di loro fattura (o in collaborazione con costruttori specializzati a cui fornivano i motori). Si tratta di un’epoca che ancora oggi gli appassionati rimpiangono, e forse è anche per questo che è stata riproposta, almeno a parole.

Perché l’IMSA chiamerà le sue LMDh GTP?

La ragione sta nella natura della nuova categoria. Con le LMDh, i costruttori schierano un prototipo che però ha diverse connessioni con la produzione di serie. A cominciare dal motore, che può derivare da un modello stradale. Le GTP storiche nascevano dalla stessa filosofia: una casa costruttrice può partecipare con un prototipo di propria costruzione (o sviluppato da un telaista in collaborazione), dotato di un motore di derivazione stradale o meno. E da questa formula sono nate le Eagle Toyota di Dan Gurney, le Corvette GTP della Hendrick Motorsports, le Porsche 962 e le Jaguar XJR-12. A queste si aggiungevano le vetture Lola, Spice e March, con motori diversi come il Buick V6 turbo. Con l’ingresso di vetture Porsche, Audi, Cadillac e Honda/Acura, la serie americana spera di rinverdire i fasti di quella categoria, che ha affascinato i fan dal 1980 al 1993. Con il valore aggiunto che queste vetture sono eleggibili per la 24 ore di Le Mans, essendo che anche il FIA WEC adotterà il regolamento LMDH. Non solo: IMSA ha deciso lo scorso anno che accoglierà anche la Hypercar, perlomeno nelle sue grandi classiche dome Daytona e Sebring. La classe ha già nel suo paniere la Toyota e la Glickenhaus, a cui si aggiungeranno Peugeot, già quest’anno, e la Ferrari dal prossimo. Il mondo endurance sembra vivere una nuova età dell’oro, o almeno è questa la speranza. In ogni caso, gli americani vogliono essere protagonisti, con un tocco di classico moderno.


Tutti gli articoli sulla LMDh