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Bubba Wallace sbarca su Netflix: presto una serie TV

Dalle piste ovali della NASCAR agli schermi di Netflix, il passo è breve per Bubba Wallace. No, non appende il casco al chiodo per fare l’attore. Il pilota afroamericano, attualmente impegnato nella Cup Series con il 23XI Racing, sarà il protagonista di un documentario che la piattaforma manderà in onda prossimamente. La serie TV s’incentra sulla sua stagione con la nuova formazione fondata da Michael Jordan e Denny Hamlin. Inoltre, darà uno sguardo alla vita privata del 27enne, contraddistinta dall’attivismo sociale. Erik Parker sarà il regista della serie, in fase di realizzazione. Della produzione se ne occuperanno la 300 Studios e la Broadwalk Picture, con la collaborazione del reparto media della NASCAR.


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Perché Netflix è così interessata a Bubba Wallace?

Wallace non ha ancora vinto un titolo nella serie NASCAR, ma è già un personaggio. È l’unico pilota afroamericano attualmente impegnato nella serie, ed ha mostrato una personalità molto forte. È stato uno dei primi ad appoggiare il “Black Lives Matter”, movimento nato a seguito dell’uccisione di George Floyd a Minneapolis. Si è fatto promotore della lotta al razzismo, educando i colleghi bianchi al rispetto. A Martinsville ha gareggiato con una livrea nera con il simbolo del movimento, portando la vettura ad un’onorevolissima undicesima posizione.

Tutto questo attivismo ha attirato grande interesse su di lui, nel bene e nel male. Gli sponsor hanno fatto la fila per pubblicizzarlo, e la sua popolarità tra in fan è tutt’ora in crescita. Ma non sono mancate le controversie, come le dure accuse di Donald Trump per l’equivoco del cappio di Talladega. L’allora presidente degli Stati Uniti aveva preteso le scuse da parte del pilota, salvo prendersi le pernacchie dall’intero paddock della NASCAR. In questo ed in altri episodi, i membri della famiglia delle stock car hanno sempre fatto quadrato attorno al loro “fratello”. Queste sono tutte storie da raccontare, magari sullo schermo di una smart TV, di uno smartphone o di un tablet. Dopo “Drive To Survive”, è la nuova occasione per il motorsport per far breccia nel cuore dei nativi digitali.


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