Tra i tanti campioni che si sono schierati al fianco di George Floyd, l’afroamericano morto soffocato in seguito al pestaggio che ha subito da parte degli agenti di polizia durante l’arresto, c’è anche l’ex stella dell’NBA, Micheal Jordan, che ha manifestato tutta la sua rabbia attraverso il suo profilo Twitter: “Mi sento molto.triste ma anche decisamente arrabbiato, vedo ovunque dolore e frustrazione. Sono con coloro che stanno protestando contro il razzismo insensato che c’è nel nostro nei confronti della gente di colore. Ma ora ne abbiamo abbastanza”
Caso Floyd: continuano le proteste contro la polizia in tutti gli Stati Uniti
Thuram e Sancho rendono omaggio a George Floyd
Salito alla ribalta in questi giorni grazie al documentario sulla sua carriera, The last dance, trasmesso su Netflix e ESPN, Micheal Jordan è stato accusato di non prendere posizione sul piano.sociale, ma ora non ci sta: “Non ho risposte da dare , ma le mostre voci, tutte insieme, sono forti e non si lasciano dividere..Dobbiamo ascoltarci a vicenda, mostrare compassione e non.voltare mai le spalle di fronte alla violenza senza senso. Le nostre voci insieme devono mettere pressione ai nostri leader affinché cambino le leggi, oppure dobbiamo usare il nostro voto per provocare il cambiamento del sistema. Ognuno di noi deve.essere parte della soluzione e lavorare per assicurare giustizia. Il mio cuore è con la famiglia di George e con tutti gli altri che hanno perso la vita per atti di razzismo brutali e senza senso”.