Il tormentone dell’estate…ehm, volevamo dire, dell’autunno della F1, è sicuramente la trattativa, più o meno nell’ombra, tra Michael Andretti ed i vertici della Sauber. L’ex pilota, padrone di un piccolo impero nelle corse USA, si compra un team di F1? Ci è andato vicino, ma qualcosa è andato storto. Di lì sono partite mille ipotesi, finché lo stesso Andretti non ha deciso di parlare lui stesso. E allora sentiamo, dalle sue vive parole, cosa non ha funzionato in quello che poteva essere l’affare dell’anno.
Andretti non compra più Alfa Romeo: trattativa sfumata
Cosa dice Michael Andretti sul mancato acquisto della Sauber?
Tra le varie ipotesi circolate nell’indomani della chiusura del dialogo c’era la questione finanziaria. Le fonti però erano discordanti: c’è chi sosteneva che Michael avesse fatto un’offerta troppo bassa, e che si fosse messo in attesa per convincere i padroni svedesi di Islero a ridurre le loro pretese, e chi invece ha parlato di un board di Islero diviso sul da farsi. Intervistato da Motorsport.com, Andretti ha ribadito che non è stata una questione di soldi: “C’erano voci secondo cui l’accordo è fallito a causa di problemi finanziari, questioni di quel tipo“, ha esordito l’ex pilota. “Non potrebbe essere più lontano dalla verità. Non aveva niente a che fare con questo. Ciò che ha fatto saltare l’accordo è il non essere riusciti a trovare un’intesa sul controllo del team“.
Andretti e l’acquisto della Sauber: qualcosa non va
La compravendita è nulla senza controllo
Il pomo della discordia, dunque, riguardava la quota di controllo del team. In che senso? “Avevo sempre detto che se l’accordo non ci avesse soddisfatto, sarebbe saltato tutto“, ha detto. “E alla fine non è andata bene. Quindi continueremo a cercare altre opportunità. Purtroppo i piani legati al controllo del team sono cambiati all’ultimo momento. Per cui abbiamo dovuto fare un passo indietro. Era una cosa che non potevamo accettare“. Affermazione un po’ vaga questa: che cosa intendeva dire con ciò? Probabilmente, ad Islero non andava bene cedere l’80%, o non andava bene ad Andretti. Insomma, non ha chiarito molto bene la questione. Comunque, il figlio di Mario ha approfittato della situazione per mettere altri puntini sulle i: ad esempio, ha confermato indirettamente che Colton Herta sarebbe stato il pilota di punta della loro operazione F1. E non esclude di voler aiutare il giovane californiano ad entrare nel circus in futuro: “Sarebbe il pilota perfetto per fare questa operazione“, ha detto Andretti. Infine, ha smentito le voci che volevano Liberty Media coinvolta nell’affare: “Penso che a loro sarebbe piaciuto il nostro approdo in F1, perché stanno spingendo molto sul mercato americano, ma non hanno fatto nulla per aiutarci. Sarebbe stata una grande storia. Peccato non abbia funzionato, ma io non mi arrendo…“. Qualcosa ci dice che la storia non è finita qui…
Immagine in evidenza di Alfa Romeo Sauber ORLEN, per gentile concessione