Con la prima sessione di test invernali in programma sul tracciato di Barcellona, inizia ufficialmente la stagione 2022 di Formula 1. Il Dottor Riccardo Ceccarelli medico di squadra in F1 ha spiegato che cosa può creare disturbo nei piloti e cosa invece può aiutare il loro processo di crescita. Inoltre ha fatto un resoconto sulle principali squadre che si apprestano a testare la loro monoposto a Barcellona. Le parole di Ceccarelli sono state molto interessanti per far comprendere la forza della motorsport.
La nuova auto di Oracle Red Bull Racing vista in azione a Barcellona
Ceccarelli F1: le difficoltà con le nuove monoposto
Il medico Ceccarelli spiega le problematiche delle monoposto dichiarando: “In curva ci saranno delle velocità e delle accelerazioni molto superiori rispetto a quelle degli scorse stagioni. I piloti hanno paura della tenuta fisica a livello del collo e del corpo perchè nel corso di intense accelerazioni non è solo il collo ma è tutta la stabilità che ne risente. Per questo l’allenamento fisico è fondamentale, infatti le nuove monoposto hanno un peso aggiuntivo di 50 kili rispetto alle precedenti e ci devono obbligatoriamente sviluppare alcuni muscoli. Su questo argomento: i simulatori riescono a riprodurre il tracciato, le variabili, le gomme, la temperatura, cioè tutto quello che può riguardare le velocità ma non le sollecitazioni gravitazionali in curva, che è il punto fondamentale per capire il reale sforzo fisico. Barcellona ha dei curvoni veloci che mettono a dura prova e saranno degli indicatori per capire se ci sarà bisogno di qualche rifinitura. Con i primi test si scopriranno le carte di tutti i team”.
Ceccarelli F1: l’ottimismo è il vero motore
Ceccarelli sulla Ferrari e altri team dichiara: “Da Italiani speriamo l’abbiano azzeccato la monoposto in Ferrari, anche perchè nelle parole di Binotto c’è molto ottimismo e speranza. E’ come una monetina tirata in aria, che si spera cada sul lato giusto. Hamilton invece ha voglia di rivalsa e di rivincita e vuole vendicarsi verso un sistema che lo ha punito al di là dei suoi demeriti, o meglio che non ha conosciuto i suoi meriti. Russell dal canto suo non vuole invece essere l’agnellino sacrificale e si vorrà di nuovo confrontare con il sette volte Campione del Mondo per conquistare di nuovo il ruolo di Top Driver. Infine Ricciardo vuole riprendersi la leadership all’interno della sua monoposto McLaren”. Su Latifi e Albon e Sainz che si sono lamentati sulla visibilità Ceccarelli dice: “Questo problema può essere superato con l’esperienza, bisogna imparare a visualizzare i riferimenti con una nuova prospettiva”.
Le differenze tra i piloti
Alla fine Ceccarelli traccia un identikit dei vari piloti dicendo: “Il pilota deve guidare con automatismi, e far diventare quest’ostacolo un opportunità e una nuova abitudine. L’importante è avere una buona flessibilità mentale, perchè è fondamentale. Quando ad esempio cambiano le condizioni atmosferiche, quando la pista si asciuga, o che piano piano si sta bagnando ci sono dei piloti che hanno una capacità di adattamento straordinaria, mentre altri faticano il triplo per trovare la perfetta gestione. L’esperienza paga sempre, perchè più conosci e più ti adatti alla situazione. Bisogna distinguere tra piloti professionisti flessibili e piloti ossessivi. L’ossessivo si fissa troppo su certi aspetti, cioè si fissa su una situazione che può essere meno influente, mentre per loro è determinante. Il professionista flessibile invece si adatta a tutti i cambiamenti.
Pagina Twitter F1:https://twitter.com/f1