Oggi 11 Maggio 2022 il Dott. Riccardo Ceccarelli di Formula Medicine ha analizzato insieme a Franco Nugnes il crollo emotivo e fisico dei piloti nel Gp di Miami. Inoltre hanno parlato del regolamento della F1 sui gioielli che i piloti devono togliere in prossimità delle gare. Inoltre hanno parlato della crisi di Mick Schumacher, il momento psicologico di difficoltà che sta passando Lewis Hamilton e la stanchezza che debilita la mente e il fisico dei piloti. Infine è stato fatta un analisi completa dei migliori piloti di F1 che stanno dando lustro al Motorsport come Verstappen e Leclerc.
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Ceccarelli piloti: la stanchezza mentale è un danno
Ceccarelli sulla forza mentale dice: “La palestra è importante e bisogna essere preparati, ma dopo la palestra non c’è una punto ma una fondamentale: la preparazione mentale e questa stanchezza che hanno ammesso Charles, Verstappen è una stanchezza psicofisica. Origina dalla mente e dalla testa perchè i circuiti cittadini necessitano una sforzo di concentrazione maggiore e perchè non si possono commettere errori. La pista di Miami ha parecchi tratti insidiosi, e abbiamo quanti errori ci sono stati nelle libere e nelle qualifiche. Il pilota quindi è sempre in apprensione, sei al limite del rischio costante, e il caldo è un fattore non trascurabile, anche la safety car dopo la metà della gara verso la fine c’è meno reazione, e in più una gara incessante va modo che tutti questi fattori portano a stanchezza mentale. La stanchezza mentale porta tensioni muscolari, che il pilota confonde con quella fisica. A Montecarlo i piloti hanno paura della safety car per via del caldo intenso”. Sulla sicurezza Ceccarelli dichiara: “I produttori di caschi hanno fatto un grande passo avanti, creando caschi più areati, permettono all’area di entrare, e più aria entra e più il senso di raffreddamento permette di ostacolare le alte temperature. Per far raffreddare il casco c’è bisogno ovviamente che la macchina vada veloce, se rallenta si torna a sentire più il caldo”.
Ceccarelli piloti: la forza della mente è la vera benzina
Riccardo spiega cosa significa avere una mente libera dicendo: “Quando si parla di stanchezza mentale di pensa alla Psicologia, al pilota debole, al pilota che si fa i problemi, ma la sfera mentale in realtà è talmente ampia che spesso viene racchiusa con dei luoghi comuni. L’agonismo porta tensione muscolare, ma anche se si lavora da una scrivania, si ha l’incubo del tempo e inoltre se si ha tanto stress e tante cose da svolgere la pressione psicologica è dannosa e può produrre il mal di testa. Il mal di testa il più delle volti non è altro che un dolore dovuto alla cefalea per causa di tensioni muscolari facciali e craniali. Le tensioni mentali si scaricano sui muscoli, e mentre il pilota spinge al massimo può diventare un fascino di tensione muscolare inutile, perchè potrebbe tenere i muscoli più rilassati. Attraverso il mental economy trainer in cui si mettono i piloti fuori dalla loro zona di comfort gli viene fatto vedere come sprecano la loro energia e misurando queste energie gli viene fatto capire come mantenere le energie con meno tensioni e con meno pensieri. Stiamo cominciando dal GoKart per creare una generazione di piloti consapevoli, di piloti coscienti di questi aspetti”.
Ceccarelli piloti: l’analisi dei piloti top
Verstappen ha fatto un errore in qualifica ma ha fatto una grandissima prestazione nella gara finale, Leclerc ha fatto una grande pole position e una grande gara conclusiva. Leclerc e Vertappen stanno dimostrando maturità anche essendo giovani e stanno dimostrando di essere dei campioni in grado di vincere un Mondiale, Sainz invece veniva da una serie di problemi e aveva avuto una serie di incidenti, di errori e poteva avere molta pressione in gara ma ha difeso bene il 4 posto ma si è difeso da Perez. Invece Perez ha avuto dei problemi e meglio di così non poteva fare, Russell ha fatto una grande rimonta mentre Hamilton è ritornato verso posizioni più congeniali. Hamilton sta vivendo la stessa situazione che Alonso ha provato con lui, cioè trovare un pilota emergente che ha sottovaluto e che invece ti sta davanti e non dietro per via della competitività, non li accetti e non vuoi che sia così. Sull’abbigliamento ignifugo si sono fatti molti passi avanti, e il regolamento è giusto perchè tutto quello che è ignifugo può essere pericoloso come piercing e oggetti di gioielli di oro.
Il regolamento mancante sui gioielli
Ci vorrebbe una deroga per cui tutti i bracciali e gli anelli che superano un certo peso andrebbero tolti dalle braccia o dalle mani del pilota, visto che il regolamento su questo delicata questione non si è espressa chiaramente. Quando un pilota si veste e non si vede nemmeno la faccia mantenere quelli che potrebbero essere i suoi speciali “amuleti” o togliersi la fede, o togliersi orecchini e piercing per due ore non credo che sia un dramma se vuoi fare il pilota. Io sono dalla parte della Fia, quelli sono gioielli di tuo gusto che puoi mettere quando vuoi, ma se c’è un regolamento che non è stupido, ma è fatto per una motivazione di salvaguardia della pilota quindi bisogna scendere a compromessi. Mick Schumacher sta sentendo la pressione e vorrebbe provare ad arrivare in Ferrari ma sta riscontrando difficoltà. Essere il pilota in seconda fila dell’Haas lo sta demotivando.
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