Il 19 maggio del 2012, il Chelsea guidato da Roberto Di Matteo conquista la prima Champions League della sua storia. Una vittoria contro ogni pronostico che proclama il Chelsea campione d’Europa e rende immortale Didier Drogba.
Il cammino europeo
Di Matteo diventa allenatore del Chelsea il 4 marzo 2012. Sostituisce un deludente Andre Villas-Boas che dimostra di avere in comune con Mourinho solo la nazionalità portoghese. Di Matteo viene assunto come traghettatore per terminare la stagione nel modo migliore e conquistare un posto in Champions League.
Il Chelsea affronta il Napoli agli ottavi di finale. Perde prima al San Paolo per 3 a 1, per poi ribaltare tutto nella gara di ritorno in quel di Stamford Bridge. I quarti di finale non risultano essere molto impegnativi: il Chelsea batte il Benfica sia in casa che fuori assicurandosi l’approdo in semifinale.
In semifinale i “blues” trovano il Barcellona. Quel Barcellona che solo tre anni prima aveva gelato tutto il pubblico dello Stamford Bridge con un eurogol gol di Iniesta al minuto 89 regalando l’approdo in finale ai catalani.
Questa volta però è diverso: il Chelsea trionfa per una rete a zero in casa. In gol il solito Didier Drogba, capocannoniere dei londinesi nella competizione europea. Il ritorno è una battaglia. Tutto il Camp Nou spinge e incoraggia i catalani. Il Chelsea risponde colpo su colpo: prima con un pallonetto delizioso di Ramires e poi con il pareggio di Fernando Torres al 94′ che mette fine alle speranze di Messi e compagni.
La finale
La finale si gioca a Monaco di Baviera. Il teatro ovviamente la splendida Allianz Arena. L’avversario è il padrone di casa: il Bayern Monaco. Tedeschi che si ripresentano in finale dopo la sconfitta contro l’Inter nel 2010 e vogliosi di alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie davanti ai loro tifosi.
In semifinale erano usciti vincitori da Madrid contro i “blancos” di Josè Mourinho. Tutti erano sicuri che dopo i 90 minuti la Champions League sarebbe stata sollevata dalle braccia tedesche di Philipp Lham.
Al minuto 83, Muller trasforma in gol uno splendido traversone di Toni Kroos. E’ il vantaggio del Bayern. Tutta l’Allianz Arena esulta poiché certa di aver ipotecato la finale. Passano solo 5 minuti e tutto cambia.
“Battuto il corner verso Drogbaaaaaaa!! DROGBA !! Sempre lui,meravigliosamente,incredibilmente Drogba”. Queste le parole usate da Massimo Marianella al minuto 88 per celebrare l’imperioso colpo di testa dell’ivoriano che buca Neuer e pareggia i conti a pochi minuti dal fischio finale.
Chelsea campione d’Europa
La sofferenza dei “blues” si prolunga per altri 30 minuti. Il Bayern cerca continuamente di trovare il secondo gol che metterebbe in ginocchio gli inglesi. Il Chelsea si chiude e non fa passare nulla. Una vera e propria diga difensiva degli uomini di Di Matteo.
Anche la fortuna assiste gli uomini guidati dal tecnico italiano. Robben sbaglia al minuto 97 un calcio di rigore. Sicura e facile la presa del portiere ceco Cech. Il destino sembra aver già deciso chi tra le due uscirà da quello stadio come campione d’Europa.
Dopo 120 minuti si va ai calci di rigore. Fatale l’errore di Schweinsteiger che colpisce il palo dando così il match point al Chelsea.
Tocca ancora una volta a Drogba. Tutte le speranze dei tifosi del Chelsea sono sulle sue spalle. Tra lui e la vittoria c’è solo una distanza di 11 metri. Drogba calcia. Spiazza il portiere tedesco. Il Chelsea è campione d’Europa per la prima volta nella sua storia.
Il Chelsea diventa così la prima squadra di Londra a vincere la Champions League. La vince nelle stagione più improbabile. Dopo la delusione di Mosca nel 2008 i “blues” trionfano. Lo fanno soffrendo per 120 minuti contro un Bayern Monaco che ha dovuto arrendersi solo al destino che incoronerà i tedeschi campioni un anno dopo.
Nel segno di Drogba il Chelsea entra nella storia e si siede al tavolo delle grandi squadre europee. Guidati da un inesperto Roberto Di Matteo i “blues” ribaltano ogni pronostico confermando quanto il calcio sia davvero un gioco strano.