Sono bastati 20 minuti al fulmicotone per annientare le avversarie, 35′ per metterle definitivamente al tappeto. E’ riuscito così, il Barcellona, a conquistare la sua prima UEFA Women’s Champions League. Un risultato storico. Come storico, o forse stoico, potrebbe definirsi l’inizio di partita che dopo 32 secondi dal fischio d’inizio portava le blaugrana a cogliere la traversa e altri 3 secondi dopo a passare in vantaggio, grazie ad un rocambolesco autogol. Completamente in balia delle spagnole le calciatrici del Chelsea hanno provato a contenere la furia ma sono state costrette a capitolare per la seconda volta dopo altri 10 minuti.
Una partita a senso unico che non ha lasciato scampo. Tutto quello che probabilmente Emma Hayes aveva indicato alle sue ragazze, ogni tattica di gioco è andata in frantumi dopo pochi secondi. Crollato sotto il muro e la compattezza con cui il Barcellona ha iniziato la partita. L’incontro, di fatto è terminato al 35′. Dopo il quarto gol era ormai evidente a tutti che nulla più sarebbe potuto accadere per cambiare il corso dell’evento. Anche se a pochi minuti dal termine c’è stato spazio per un ulteriore sussulto del 5 gol, poi annullato.
A Goteborg il Barcellona incide per la prima volta nella storia del club il nome sulla prestigiosa Coppa dopo un percorso di qualificazione che ha visto due passaggi importanti. L’eliminazione del Mancester City grazie al 3-0 conquistato in casa, e il sofferto ritorno perso di misura in Inghilterra (1-2). La vittoria sofferta ma ben conquistata contro il Paris Saint Germain accreditato dei migliori favori per avere eliminato dalla competizione il Lyone campione europeo negli ultimi 5 anni anni consecutivi.
Tabellino:
Chelsea: Berger; Carter, Bright, Eriksson, Charles; Leupolz (Reiten 46), Ingle, Ji (Cuthbert 73); Kirby, Harder, Kerr (England 73)
Barcelona: Paños; Torrejón, Guijarro, María León, Ouahabi; Bonmati, Hamraoui, Putellas (Losada 71); Graham Hansen (Caldentey 62), Hermoso (Oshoala 72), Martens
Reti: Leupolz 1′ (aut.), Alexia 14′ (r), Bonmati 21′, Graham Hansen 36′
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