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Chip Ganassi vende il suo team NASCAR

Un fulmine a ciel sereno colpisce il mondo delle corse USA. Chip Ganassi annuncia l’addio alla NASCAR, vendendo il suo team al Trackhouse Racing. In una conferenza stampa, disputatasi il mercoledì mattina (in America, in Italia era il tardo pomeriggio), il veterano passa ufficialmente il testimone a Justin Marks, ex pilota ed oggi fondatore di una realtà giovane ma già attiva. Trackhouse rileva tutti gli asset della struttura di Ganassi, dall’officina di Concord in North Carolina alle attrezzature. Daniel Suarez è confermato come pilota di punta, ma il team intende schierare anche una seconda vettura. Il pilota sarà annunciato in seguito.

Chip Ganassi, perché lascia la NASCAR?

Nel corso della conferenza stampa, Ganassi ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a vendere la sua squadra alla Trackhouse. La cosa più sorprendente è che il team non era affatto in vendita, nonostante avesse ricevuto una prima offerta da Marks nel mese di aprile. Quest’ultimo ha incassato il primo rifiuto, ma non si è arreso, rilanciando più e più volte. Fino a quando Chip non ha ceduto, quando Marks gli ha presentato la proverbiale offerta che non si può rifiutare. “Ci ho pensato per settimane prima di prendere il coraggio per chiamarlo“, ha confessato Marks, quando gli hanno chiesto della trattativa per la cessione. “Gli ho raccontato che ero in una fase dove cercavo un’opportunità per crescere e costruire un gran futuro per il team, includendo l’acquisizione di una franchigia o di un’intera operazione. Gli ho detto che, se era interessato, ero disposto a volare fino a Pittsburgh e avere una conversazione adulta su questo. Era interessato nel sapere cosa volevo dirgli“.

Justin è venuto da me con una grande offerta e con una visione ancora migliore“, comincia così la versione di Chip Ganassi. “Tu rifletti sui vent’anni che hai passato in un business particolare, in un determinato sport, e ricordi di aver avuto momenti belli e momenti brutti. In genere, è positivo. Mi sono sentito al meglio su quello che Justin diceva sul nostro team e sulla nostra gente che progrediva, e questo è importante per noi. Di sicuro, l’ha reso più appetibile“. Ganassi ha ribadito fermamente che il suo lavoro nel motorsport non è finito. Il programma IndyCar, IMSA ed Extreme E rimarranno gli stessi, anzi, avranno più risorse a disposizione. Quanto ai piloti, Kurt Busch e Ross Chastain sono in scadenza di contratto, ma Marks ha detto che entrambi hanno delle possibilità di entrare nella nuova realtà.


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