Negli ultimi anni la Premier League, forte di investimenti mirati, è diventato il faro del calcio mondiale. Lo si nota con la partecipazione dei club nelle semifinali o finali di Champions League, tra cui ricordiamo l’edizione di un paio di anni fa in cui in finale ci furono Liverpool e Tottenham. Ma come hanno fatto l’Inghilterra a strutturare in maniera coesa il calcio giovanile, a forgiare una generazione di grandi talenti? Semplice. O meglio, semplice quando dietro c’è una organizzazione che aiuta i settori giovanili e che riesce a far veicolare il messaggio che il calcio ha bisogno di cambiamento.
Inghilterra, come è riuscita a rivoluzionare il calcio giovanile?
La Premier League è nata negli anni 90′ come successore della First Division, storico torneo con alle spalle più di un secolo di storia (era nato nel 1888). Da un impianto culturale del genere è facile capire che la giovane Premier League nacque sugli allori, ma i primi anni non furono affatto semplici. Solo con investitori stranieri, dirigenti esperti e una federazione astuta si è potuto dare vita ad un campionato di primo livello, che accoglie le vecchie glorie ma forgia decine di ragazzi. Difatti, la Premier League è diventato il nido di numerosi calciatori dalle belle speranze, che ora sotto la guida di Gareth Southgate sognano la vittoria dell’Europeo. Qualche nome? Alexander-Arnold, Mason Mount, Tammy Abraham, Mason Greenwood, Phil Foden, Bukayo Saka. Una generazione d’oro nata non solo dagli sforzi economici delle rispettivi Academy ma anche dalla Footbal Association. Quest’ultima infatti negli ultimi dieci anni ha dato vita a diverse entità che hanno come obiettivo formare il calcio giovanile. Ecco due esempi:
Elite Player Performance Plan
L’Elite Player Performance Plan è nata nel 2012 con l’obiettivo di forgiare più talenti possibile, e possiamo dire che è riuscita nell’impresa. L’Eppp lavora con diversi attori coinvolti in tre fasi: Fondazione” (da Under-9 a Under-11), “Sviluppo giovanile” (da Under-12 a Under-16) e “Sviluppo professionale” (da Under-17 a Under-23).
England Dna
Dopo tre anni dalla nascita dell’Eppp, venne fondata l’England Dna. Dal nome è facile intuire il legame affettivo con il calcio inglese. La struttura si impegna non solo nel fornire aiuto logicistico, ma detta anche alcuni principi tattici con cui i club devono crescere i giovani (dagli U-15 all’U-21), come ad esempio porre al centro il dominio del possesso, recuperare il pallone nei momenti migliori e favorire la flessibilità tattica. Il programma è stato annunciato in una tre giorni al centro federale di St. George’s Park davanti a 1.500 allenatori della federazione.
L’Inghilterra U21 continua a deludere