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Coni: il Comitato Olimpico Nazionale Italiano è nato nel 1914

Oggi 10 Giugno si ricorda la nascita del Coni, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano.

Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (acronimo CONI) è un’istituzione, nata nel giugno 1914 come parte del Comitato Olimpico Internazionale.

Con lo scopo di curare l’organizzazione e il potenziamento dello sport italiano attraverso le federazioni nazionali sportive.

E in particolare la preparazione degli atleti al fine di consentirne la partecipazione ai giochi olimpici.

Altro importante obiettivo del CONI è la promozione dello sport nazionale.

Giuridicamente è un ente pubblico non economico, posto sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Ed è la confederazione delle federazioni sportive nazionali e delle discipline sportive associate.

Leggi anche: Coni, Malagò: “Il calcio è stato bravo. Ora impari la lezione”.

La nascita del Coni

Il “Comitato Olimpico Nazionale Italiano” nacque nel 1914, come ente privato con lo scopo di organizzare, di volta in volta, la partecipazione di atleti italiani alle Olimpiadi.

Primo presidente della storia del “Comitato Olimpico Nazionale Italiano” fu il marchese Carlo Compans de Brichanteau, deputato del Regno.

Che in precedenza era stato a capo dei Comitati temporanei organizzati rispettivamente per le Olimpiadi del 1908 e del 1912.

Il Coni nel Fascismo

Nello statuto del 1921 fu approvata la proposta di far funzionare il CONI in determinate circostanze come “Federazione delle Federazioni sportive”.

Tale innovazione fu portata a compimento nel 1927.

Quando il Comitato fu riconsociuto a tutti gli effetti come l’organo a capo dell’intera attività sportiva italiana.

Il fascismo puntò sullo sport per “l’elevazione fisica e morale degli italiani”.

E il movimento sportivo fu valorizzato e utilizzato anche per fini propagandistici.

Lo stesso segretario del PNF Achille Starace fu contemporaneamente, dal 1933 al 1939, anche presidente del CONI.

Il regime fascista, durante la presidenza di Raffaele Manganiello, con la legge 16/2/1942, n. 426, riconobbe il CONI come ente di diritto pubblico con personalità giuridica e con organi territoriali.

Da qui l’istituzione dei comitati provinciali e regionali.

Tale inquadramento normativo è rimasto sostanzialmente invariato per oltre mezzo secolo.

Il Coni nel dopoguerra

Commissario straordinario del CONI fra il 1944 ed il 1946 fu nominato Giulio Onesti.

 Scelto dal governo Bonomi e confermato dal governo Parri.

Nominato per liquidare il CONI, anche con l’aiuto di Adriano Ossicini e di altri appassionati.

Bruno Zauli, Mario Mazzuca, Bruno Fabjan, Mario Saini, Marcello Garroni, Luigi Chamblant, Sisto Favre e altri.

Onesti riuscì invece ad evitarlo ed a rilanciare questo ente nell’Italia liberale e democratica.

Portò gli uffici allo Stadio delle Terme di Caracalla.

Nel novembre 1945, soppressi i contributi statali all’ente sportivo, ideò la gestione dei Concorsi pronostici sugli avvenimenti sportivi attraverso la SISAL.

Con l’introduzione del Concorso pronostici Totocalcio, passato nel 1948 alla gestione diretta del CONI.

Nel 1965 Onesti ottiene dal Parlamento l’approvazione della legge per la ripartizione degli introiti del Totocalcio suddivisi al 50% fra CONI e Stato.

Il Coni dalla fine del dopoguerra fino ad oggi

Onesti divenne Presidente del CONI il 27 luglio 1946.

Con una nomina voluta dal presidente del Consiglio Alcide De Gasperi e convalidata il 10 agosto 1947 dal Consiglio Nazionale del CONI.

Nel marzo 1951 Onesti trasferì la sede del CONI al palazzo H del Foro Italico.

Notevole il suo contributo per l’ampliamento della già esistente Biblioteca del CONI di Roma costituita nel 1940 da Bruno Zauli.

Onesti si impegnò personalmente in una campagna di raccolta di documenti e libri sportivi a partire dal 1947.

 Portando la Biblioteca a possedere la più ampia ed esaustiva raccolta, in Italia, specializzata nello sport e nell’educazione fisica.

Composta da circa 35.000 volumi, tra cui un fondo antico, oltre 2.000 testate di periodici, per metà italiani e per l’altra metà stranieri, e 39 quotidiani.

Durante la sua presidenza all’Italia furono assegnati dal Comitato olimpico internazionale i Giochi Olimpici Invernali di Cortina d’Ampezzo nel 1956 e i primi Giochi olimpici di Roma 1960.

Nel 1966 nasce la Scuola centrale per i Maestri dello sport.

Nel 1968 nascono i Giochi della Gioventù.

Onesti restò presidente fino al 1978, quando fu dichiarato ineleggibile da una nuova legge e fu sostituito da Franco Carraro, in quel momento presidente della FIGC.

Il Coni come lo conosciamo attualmente

Nel 1993 viene fondata CONI Servizi, come suo braccio operativo.

Con il decreto legislativo 23/07/1999, n. 242, la cosiddetta “legge Melandri”, che aveva in oggetto il riordino del CONI.

Poi con la legge 8/08/2002, n. 178, dove conteneva la norma di riassetto del CONI.

E infine con il decreto legislativo 8/01/2004, n. 15 (riforma “Pescante”).

Dove c’erano ulteriori modifiche ed integrazioni del riordino attuato nel 1999, si è arrivati all’attuale assetto istituzionale del Comitato.

Nel 2015 partecipa alla costituzione dell’organismo indipendente antidoping NADO Italia.

Nel 2019 perde il controllo di CONI Servizi, ridenominata Sport e Salute, passata sotto il controllo del ministero dell’Economia