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Dakar 2020, tappa 4: il ruggito di Peterhansel

La Dakar 2020 giunge alla sua tappa numero 4, avvicinandosi così al giro di boa. Sono 453 i Km del tracciato di oggi, che collega le città di Neom e Al Ula. Il percorso è perlopiù di terra, con una porzione sabbiosa e poche rocce. Niente dune, per il momento.

Classe auto

Quando si tratta della Dakar, mai fare i conti senza Stephane Peterhansel. Il francese, rimasto fin qui in sordina, oggi da una zampata delle sue, vincendo la speciale. Il 13 volte vincitore è leader in tutti i waypoint tranne uno, dove un errore di navigazione lo trascina ad 1,6 Km di distanza dal tracciato ideale. Nessun problema per “Petter”, che recupera in fretta.

Seconda posizione per Nasser Al Attiyah, che arriva al traguardo di Al Ula con soli 2’26” di distanza da Peterhansel. Ma soprattutto, guadagna molto terreno nei confronti di Carlos Sainz, in difficoltà per aver fatto da apripista. Il principe del Qatar recupera oltre cinque minuti al madrileno, recuperando così i tre di penalità subiti ieri per aver ostacolato involontariamente Sainz. Terza posizione per l’idolo di casa Yazeed Al Rajihi, il quale però paga 11 minuti e mezzo dal leader. Quinta posizione per il sempre più sorprendente Mathieu Serradori.

Fernando Alonso è autore di un’altra prova convincente. L’asturiano è decimo di tappa, anche se il suo distacco supera abbondantemente i 26 minuti. La mancanza di esperienza è assai nemica per “Nando”, ma la velocità comunque c’è.

Tra gli episodi salienti di questa quarta giornata di gara, segnaliamo il ribaltamento della Toyota di Erik Van Loon, ed il lungo stop di Nani Roma per un problema tecnico. Il pilota spagnolo, ex ufficiale Mini X-Raid, porta al debutto la macchina cino-tedesca Borgward.

Nella classifica generale Sainz rimane al comando, ma Al Attiyah si avvicina non poco. Peterhansel balza al terzo posto, scavalcando sia Al Rajihi che Orlando Terranova, oggi solo ottavo. L’argentino è a sua volta scavalcato dal pilota saudita della Toyota, anche se solo per tre secondi. Alonso risale in 14esima posizione.

Classe moto

Grande spettacolo tra i centauri nella tappa 4 di questa Dakar 2020. Ricky Brabec è il primo a partire, essendo leader della classifica generale, e mantiene il comando per la prima metà del percorso. Poi, lo statunitense cede lo scettro al redivivo Toby Price prima, ed a Kevin Benavides poi. L’argentino è leader fino al Km 346, quando viene raggiunto e superato da Jose Cornejo. Il cileno è ormai prossimo a vincere la speciale, quando Sam Sunderland lo brucia al traguardo, vincendo la tappa odierna per appena 11 secondi. L’inglese viene poi penalizzato di cinque minuti, precipitando all’ottavo posto. Il vincitore di oggi quindi è Cornejo.

Benavides, Ross Branch e Paulo Goncalves completano la top four. Il portoghese è riuscito a riparare il motore della sua Hero ed a proseguire, dopo i problemi riscontrati nell’anello infernale di ieri. Price, invece, conclude sesto, appena dietro a Brabec.

Franco Caimi è sesto con la Yamaha ufficiale. L’argentino è di fatto l’unico pilota dei tre diapason rimasto in gara, visto che anche Xavier De Soultrait si deve arrendere. Il francese è caduto durante la speciale di ieri, rimediando una frattura ad un polso. Caduta anche per Joan Barreda. Il catalano non ha riportato fratture, ma perde un sacco di tempo. Alla fine è 23esimo a oltre 17 minuti. Davanti a lui c’è Jacopo Cerutti, il migliore degli italiani.

Nella generale, Brabec mantiene la testa delle operazioni davanti a Benavides e Correjo. Seguono Price e Sunderland, staccati dal leader di 12 e 14 minuti rispettivamente.

Le altre classi

Nei quad Ignacio Casale è un rullo compressore, e vince la terza tappa sulle quattro disputate. A rendere ancora più dolce la giornata odierna è il clamoroso passo falso di Rafal Sonik, solo settimo a 24 minuti dal cileno. Giovanni Enrico e Simon Vitse completano il podio virtuale.

Doppietta Kamaz nella classe camion, dove si accende il duello tra Andrey Karginov e Anton Shibalov. E’ quest’ultimo a spuntarla, per 2 minuti e 41 secondi. Siahrei Viazovich perde oltre quindici minuti dal leader, e ciò gli costa la testa della classifica generale. Ora al comando c’è Karginov, con un margine di 10’43” dal bielorusso della MAZ.

Classifiche: https://www.dakar.com/en/rankings