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Dakar 2021 nona tappa: Price si ritira

La Dakar 2021 non ha lesinato sui colpi di scena, ma le vicissitudini della nona tappa potrebbero contribuire al capitolo finale della nostra storia. La classe moto perde uno dei suoi attori protagonisti, Toby Price. L’australiano della KTM cade pesantemente nel corso della speciale, riportando diverse fratture. L’alfiere della casa austriaca è costretto al ritiro, lasciando campo libero alle Honda di Kevin Benavides e Josè Cornejo, primo e secondo all’arrivo.

Nella classe auto, Stephane Peterhansel spezza il digiuno ed ottiene la sua prima vittoria di tappa. Nasser Al Attiyah cede un po’, perdendo terreno dal francese. Carlos Sainz deve fermarsi per riparare il suo Mini, rinunciando definitivamente ad ogni residua speranza di vittoria finale.

Dakar 2021, com’è il percorso della nona tappa?

Una nona tappa “ad anello” per la Dakar 2021, con partenza ed arrivo a Neom. Ma non significa che sia una giornata tutta in discesa, anzi. Il percorso di oggi, con 579 Km da affrontare di cui 465 di prova speciale, si presenta molto vario e non privo d’insidie.

Il tipo di terreno cambia continuamente: dalla sabbia si passa alla terra, alle rocce, e poi l’asfalto. Questo significa che i concorrenti dovranno affrontare ogni genere di sfida, dal terreno molle che ti fa sprofondare e perdere tempo, alle pietraie che distruggono le gomme. Per non parlare dei tracciati veloci dove sbagliare e cadere, o ribaltarsi nel caso delle quattro ruote, è un’attimo.

La nona tappa, insomma, si presenta come una prova selettiva, come dimostrano le vicissitudini delle varie classi.

Dakar 2021, la nona tappa delle moto

La Honda trionfa platealmente in questa speciale. La casa nipponica piazza ben tre moto nelle prime tre posizioni, Kevin Benavides, Ricky Brabec e Josè Cornejo, in quest’ordine. Ma la vera notizia in questa giornata è il colpo di scena che riguarda la casa rivale dell’Ala Dorata, la KTM.

Al Km 155, Toby Price lancia una chiamata al sistema di soccorso. L’australiano è appena caduto, perdendo il controllo della sua 450 da rally in piena velocità. Il 33enne è cosciente, ma fatica a muoversi. In suo aiuto si fermano Brabec e Sam Sunderland, che perdono 15 minuti sul tempo finale (che gli verranno restituiti per regolamento). Price è attualmente ricoverato all’ospedale di Tabuk, per sospette fratture multiple.

Con l’uscita di scena di Toby, Cornejo allunga nella classifica generale, e Benavides diventa il suo primo avversario. L’argentino insegue il cileno a 11’24”, ma anche Brabec potrebbe rientrare in gioco, con la restituzione del quarto d’ora perso per soccorrere Price. La KTM rimane con il solo Sunderland, oggi quarto e staccato di 14′ nella generale.

Chi perde ancora terreno è Joan Barreda. Lo spagnolo si ferma anche lui a dare una mano a Price, ma prima di questo perde 20 minuti pasticciando con la navigazione. Per “Bang Bang” le speranze di vittoria si assottigliano, in una giornata tosta come poche altre.

Le altre defezioni sul campo

Il percorso della nona tappa miete altre vittime. Luciano Benavides cade a sua volta e si fa male ad una spalla. Come per Price, anche per l’argentino la gara finisce qui. Si conclude l’avventura anche per Ross Branch, che rompe il motore della sua Yamaha. Non sono partiti Franco Caimi, che il motore lo ha rotto ieri, ed il nostro Maurizio Gerini, caduto pesantemente nella speciale del giorno prima. Stoicamente, il nostro portacolori è rientrato al bivacco, ma i medici gli hanno sconsigliato di proseguire. Il migliore italiano di giornata è Giovanni Stigliano, il quale chiude in 47esima posizione.

La tappa delle auto

Stephane Peterhansel rompe gli indugi. Dopo un lungo tatticismo, “Monsieur Dakar” preme sull’acceleratore e si aggiudica il primo successo di tappa di questa edizione. “Petter” si diverte a giocare con Mathieu Serradori, l’unico in grado di contrastare l’alfiere X-Raid. Ma dopo un paio di centinaia di KM, Stephane semina il pilota della Century, tagliando il traguardo con il bottino pieno.

Nasser Al Attiyah riesce a concludere la tappa odierna in seconda posizione, ma rimette sul campo 12′ da Peterhansel. E’ un brutto colpo per la classifica finale, dove il principe del Qatar vede il distacco dal rivale salire a 17’50”. E’ ancora presto per parlare di fine dei giochi, ma mancano solo tre tappe alla conclusione, ed il divario comincia a farsi sentire.

Sarà comunque una lotta a due, perché Carlos Sainz finisce la giornata con più di un’ora sul groppone dell’assoluta. Il madrileno vincitore lo scorso anno deve fermarsi al Km 63, per sistemare un guasto ai freni. Addio sogni di gloria per “El Matador”, che però ha il podio già in tasca. Almeno quello.

Ginel De Villers si piazza al terzo posto dopo una serie di prove negative. Il sudafricano vince il “derby Toyota” contro Yazeed Al Rajihi per soli 25 secondi. Settimo tempo per Nani Roma, unico rappresentante del team BRX Prodrive. Ieri Sebastien Loeb ha alzato bandiera bianca, ponendo anticipatamente fine ad un calvario fatto di problemi tecnici ed errori. Ancora una buona prova per le “vecchie” Peugeot dell’Abu Dhabi Racing, con Cyril Despres e Khalid Al Khassimi settimo e ottavo rispettivamente.

Le altre classi

Finalmente, abbiamo un vincitore diverso nella classe camion. Martin Macik porta il suo Iveco davanti ai Kamaz di Airat Mardeev e Dimitri Sotnikov, battendoli di quasi due minuti e mezzo. Poco male per Sotnikov, che ha dalla sua un bel vantaggio da gestire nella generale. E favorito dal mezzo passo falso di Aliaksei Vishneuski, che con il suo MAZ perde 25 minuti dopo aver brillato nei primi Km.

Una curiosità: Macik ha chiamato il suo camion “Charles”.

Bella lotta nella classe quad, con Giovanni Enrico, Manuel Andujar e Alexandew Giraud racchiusi nel giro di 30 secondi. Al traguardo la spunta il cileno, che batte il francese di un minuto e mezzo, e l’argentino di un minuto e tre quarti. Quest’ultimo comanda ancora la classifica assoluta, con 19’28” di vantaggio su Giraud.

La Lightweight, infine, è ancora in corso. Al momento, la testa della classifica è nelle mani di Francisco Lopez Contardo, battendo il polacco Aron Domzala. Austin Jones è leader provvisorio dell’assoluta, ma oggi sta faticando. Brutta tegola, infine, per Seth Quintero, che perde più di mezz’ora per un guasto tecnico sul suo Overdrive.

Qui le classifiche

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