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Dakar 2022: il ruggito dei big in Tappa 2

La Tappa 2 della Dakar 2022 ha riportato un pizzico di normalità nella classifica di auto e moto. Nel 338 Km di prova speciale, che da Ha’il ha portato i concorrenti ad Al Qaisumah, i piloti inguaiati nella giornata di ieri hanno recuperato terreno. Il tutto sotto condizioni meteo incerte, con la pioggia che ha allagato alcune zone dell’Arabia Saudita settentrionale. Il risultato finale è stata la “morte” della tappa Marathon, che doveva iniziare oggi. Al bivacco, i concorrenti potranno usufruire dell’assistenza, come in una tappa “normale”.

Dakar 2022: cosa è successo nella Tappa 2?

Cominciamo con le moto. Nelle due ruote, Daniel Sanders ha approfittato delle problematiche di navigazione dei big per vincere la tappa di ieri, ma ha pagato dazio oggi, quando gli è toccato partire per primo. La posizione arretrata ha invece rimesso in gioco Joan Barreda, che con una condotta all’attacco ha recuperato gran parte dello svantaggio. Lo spagnolo ha stravinto la prova cronometrata, rientrando nella top ten nella classifica generale. Il distacco è ancora ampio, ma dimezzato rispetto all’inizio. Sam Sunderland ha concluso in seconda posizione, a 5 minuti e mezzo di distanza da “Ban Bang”. Ma per il britannico di Dubai è stato un peccato veniale, essendo che è passato al comando della classifica generale. Ci è riuscito grazie alle difficoltà di Daniel Sanders, che partendo per primo, ha perso 25′ ritrovandosi senza tracciati da seguire. Idem con patate per Pablo Quintanilla e per lo statunitense Mason Klein, che ha mantenuto comunque la leadership tra i rookie. Il podio virtuale lo ha chiuso Kevin Benavides, a meno di 6′ da Barreda. In classifica generale, Sunderland precede di meno di 3′ Adrien Van Beveren, con Sanders che scende in terza posizione. Tra gli italiani, segnaliamo il ritiro di Danilo Petrucci, fermato da un problema tecnico sulla sua KTM. Il ternano tornerà in gara domani, grazie al Rally2, ma non potrà ambire a piazzamenti d’onore.


Dakar 2022: ritiro per Danilo Petrucci


Il ritorno di Loeb

Nelle auto, la giornata araba è andata a Sebastien Loeb. L’alsaziano del team Bahrain Extreme Prodrive ha condotto la speciale dall’inizio alla fine, seguito come un’ombra da Nasser Al Attiyah. Il distacco tra i due al traguardo è stato di 3’28”, cosa che non ha cambiato molto nella classifica generale. Infatti, il qatariota è ancora leader, con quasi 9 minuti e mezzo di vantaggio sull’ex Extraterrestre del WRC, alla sua 15esima vittoria di tappa e la prima dal 2019. È risorto Carlos Sainz, che con l’Audi elettrica ha concluso la tappa in terza posizione. “Matador” ha sul groppone le oltre due ore perse ieri per problemi di navigazione (con annesse polemiche), ma con il crono di oggi ha invertito la rotta. In ogni caso, la Q-RS e-tron ha mostrato un potenziale niente male. In quarta posizione, a 7 minuti da Loeb, si è piazzato Stephane Peterhansel con la seconda Audi. Il francese non ha più ambizioni di classifica, date le 16 ore di penalità che deve scontare per non aver finito la tappa di ieri, ma almeno ha portato a casa un buon tempo parziale. Si rivede Nani Roma, quinto con la seconda BRX Prodrive, e anche Matthias Ekstroem non è andato male con la terza Audi. Sesta posizione per Ginel De Villers, con la seconda Toyota più veloce dopo quella del Principe Al Attiyah.


Classifiche provvisorie