Un fulmine a ciel sereno sconvolge la MotoGP. Davide Brivio lascerà il suo ruolo come team principal della Suzuki, per sposare il progetto Alpine in F1. Il manager brianzolo prenderà il posto di Cyril Abiteboul, nell’ambito dei progetto di rilancio della scuderia della Losanga nella massima formula.
La notizia era apparsa ieri sotto forma di rumors, e confermata stamattina da un comunicati stampa della Suzuki. Tuttavia, non ci sono ancora conferme da parte di Renault, ma considerando le circostanze, un comunicato ufficiale da parte dei francesi è solo questione di giorni, se non di ore. Tornando a Suzuki, non è ancora noto il nome del sostituto di Brivio.
Perché Davide Brivio è passato all’Alpine?
Il deus ex machina che sta dietro al clamoroso passaggio di Brivio dalle due alle quattro ruote ha nome e cognome: Luca De Meo. Il manager italiano è amministratore delegato della Renault, incarico che ha acquisito a seguito delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto Carlos Ghosn.
De Meo è chiamato da Renault a rilanciare i marchi che possiede, anche attraverso le vittorie in F1. Il primo step in questo senso è stato cambiare il nome del team di Enstone in Alpine, il brand sportivo del gruppo. La seconda mossa è stata l’ingaggio di Fernando Alonso, che farà il suo rientro nel circus dopo due anni di assenza. Mancava la quadratura del cerchio, ossia una dirigenza al top.
De Meo ha conosciuto Brivio per la prima volta nel 2007, quando quest’ultimo gestiva il team ufficiale Yamaha. In quell’epoca, De Meo era il Chief Marketing Officer della Fiat, che all’epoca sponsorizzava le M1 di Valentino Rossi e Colin Edwards. Lì ha potuto ammirare le capacità manageriali di Brivio, che si sono rivelate vincenti nella stagione appena passata.
Davide Brivio sarà la punta di diamante di un team Alpine ristrutturato. Macin Brudowski sarà il team manager della struttura anglo francese, che avrà in Fernando Alonso il suo pilota di punta, Esteban Ocon mantiene il ruolo di scudiero, di una formazione che parte all’attacco della Mercedes vincitutto. Brivio supervisionerà dall’alto, nel ruolo di CEO.
Suzuki nei guai
“Sicuramente la partenza di Davide è stata una notizia scioccante per noi“, ha detto Shinichi Sahara, project leader della Suzuki in MotoGP. “Mi sento come se qualcuno si fosse preso una parte di me, perché ho sempre discusso con lui su come sviluppare la squadra e la moto, e abbiamo lavorato insieme per molto tempo. Vorremmo augurargli buona fortuna per il futuro“.
La preoccupazione della Suzuki, al di là dei convenevoli, è comprensibile. Dove lo trovano, a metà gennaio, una figura che sia all’altezza di chi li riportati in vetta al mondo dopo 20 anni esatti? Il mercato, attualmente, non sembra offrire molte opportunità. Il 2021 della Suzuki parte già in salita, senza nemmeno aver percorso un giro sulla pista.