Andrea Dovizioso e l’Aprilia si sono conosciuti da poco tempo, in quel di Jerez, ed approfondiranno la loro conoscenza al Mugello il prossimo 11 maggio. Eppure, c’è già chi spinge per un matrimonio che riporterebbe clamorosamente in gioco l’asso forlivese. Perché tanta fretta? Semplice: facendo due conti, da questa unione c’è più da guadagnarci che da perderci. Certo, se la coppia pilota-moto non lega, il discorso cambia, ma dall’esito del test sembra che al Dovi la RS-GP piaccia (sarà vero amore?). Un’unione, quella tra l’ex Ducati e la casa di Noale, che comporterebbe enormi vantaggi per molte parti in gioco. Vi spieghiamo le ragioni del si ad un matrimonio che, al contrario della memoria manzoniana, “s’ha da fare”.
Dovizioso: le prime impressioni su Aprilia
Dovizioso e Aprilia: cui prodest?
La firma di Andrea con la squadra diretta da Massimo Rivola sarebbe un vantaggio innanzitutto per lui stesso. Per una ragione molto semplice: gli darebbe l’opportunità di tornare a correre! Un pilota del suo calibro e della sua esperienza non può rimanere a piedi, perciò in caso di contatto positivo con la moto, perché non schierarlo subito in gara? Con buona pace di Lorenzo Savadori, il cui sogno di essere titolare in classe regina svanirebbe in anticipo. Si può consolare dal fatto che il suo posto non è in discussione, e che rimarrà legato al costruttore in veste di test rider…
L’ingaggio del numero 04 conviene all’Aprilia per tre semplici motivi. Il primo è che disporrà di un top rider, capace di vincere le gare e salire sul podio. Un pilota che può sfruttare al massimo le qualità della RS-GP, evidenziandone pregi e difetti (Dovizioso è sempre stato un ottimo collaudatore). La seconda è che conosce i segreti della Ducati, una casa che in MotoGP vince da sempre. È oro colato per gli ingegneri Aprilia, che possono “studiare” un progetto che è al top. La terza ragione è l’effetto che Andrea potrebbe avere su Aleix Espargaro. Il 32enne di Granollers è un ottimo pilota, ma non ha mai avuto un compagno di squadra che lo spingesse a dare il massimo (escluso Andrea Iannone, che però è stato una meteora). Con Dovizioso la musica potrebbe cambiare, e nella migliore delle ipotesi, Aprilia potrebbe ritrovarsi con due top rider…al prezzo di uno!
Infine, l’ingaggio del forlivese conviene anche alla Dorna. Il promoter spagnolo ha bisogno di Andrea, perché oltre ad essere competitivo, attira l’interesse di tutti, dai media ai fan. Non ha la simpatia di un Valentino Rossi, né il carisma di Marc Marquez, ma quando non si può fare affidamento su di loro, Dovi rappresenta la “stampella” mediatica ideale. Marc è ancora alle prese con problemi fisici, e non sarà al 100%, mentre Valentino è in piena fase discendente. Il valore mediatico di un pilota italiano su una moto italiana è il massimo, specie se tale duo dovesse risultare vincente. Con buona pace, anche in questo caso, di Pecco Bagnaia, che dopo tutta la fatica che ha fatto per salire sulla Ducati ufficiale rischia seriamente di essere oscurato dal ritorno della star.
MotoGP, Dovizioso: “Ritorno? Vedremo