― Advertisement ―

spot_img

Superbike, Mandalika: Toprak vince gara 2 ma è Bautista a festeggiare

Il mondiale Superbike assegna il titolo 2022 in gara 2 a Mandalika. Alvaro Bautista voleva festeggiarlo vincendo la manche, ma nulla può contro Toprak...
HomeMotoriMotoGpDucati MotoGP: nel 2022 vuole farsi in sei

Ducati MotoGP: nel 2022 vuole farsi in sei

La MotoGP 2021 è appena cominciata, ma la Ducati pensa già al 2022. La casa di Borgo Panigale è attualmente la più rappresentata nella classe regina, schierando ben sei moto. Oltre al team interno, è presente la formazione satellite Pramac, che dall’anno scorso dispone dello stesso materiali della squadra ufficiale. Il terzo polo è Avintia Racing, promosso da cliente a satellite, e che schiera due Desmosedici GP19 con supporto diretto. I sei piloti sono sotto contratto direttamente con Ducati. Per la prossima stagione, il costruttore bolognese vuole mantenere lo status quo, per quanto possibile. Avintia lascerà la MotoGP a fine 2021, cosa che renderà necessaria una sostituzione.

Quali sono i piani di Ducati per la MotoGP 2022?

L’idea è quella di continuare con sei moto nei prossimi anni“. Sono le parole del direttore sportivo di Ducati, Paolo Ciabatti. La casa vuole mantenere la situazione attuale finché può, quindi anche oltre il 2022. “È un sistema in cui ci troviamo comodi“, ha proseguito Ciabatti. “È anche un modo per poter tenere quei piloti che crediamo abbiano guadagnato il merito di essere in MotoGP“. La mossa di Ducati è di avere quindi più moto per avere più piloti, e trovarsi in vantaggio sul mercato rispetto alle case avversarie. Una mossa tanto astuta quanto complicata, in uno scenario che potrebbe cambiare. Ma con l’addio di Avintia, chi prenderà il suo posto?

Il mercato dei team

La risposta a questa domanda, secondo radio paddock, è il Gresini Racing. La scuderia del compianto Fausto Gresini chiuderà il rapporto con Aprilia, confermando il suo impegno nella classe regina in veste di team satellite. Ducati potrebbe essere un buon partner per la struttura faentina, anche se le trattative non sono ancora iniziate. Un altro candidato potrebbe essere il VR46, che sembra ormai deciso a fare il salto in top class. Ma il team di Valentino Rossi ha anche l’opzione di allearsi o di sostituire il team Petronas come partner di Yamaha. E da lì potrebbe crearsi un effetto domino che rischierebbe di mettere in difficoltà la Ducati.

Infatti, se la casa di Borgo Panigale vuole mantenere la sua forte presenza in MotoGP, ci sono costruttori come Suzuki e Aprilia che vorrebbero espandersi. Entrambi vorrebbero avere un team satellite, ma i posti disponibili non sono molti. Dorna non intende accettare più di 24 moto in griglia, ciò vuol dire che per accontentare tutti qualcuno dovrà fare delle rinunce. La Ducati potrebbe essere obbligata a ridimensionare il suo piano, per lasciare il posto alle avversarie. Staremo a vedere. La Ducati, così come Yamaha, Honda, Suzuki e KTM hanno rinnovato il contratto con Dorna, impegnandosi in MotoGP fino al 2026.


La Ducati prosegue in MotoGP fino al 2026

MotoGP per altri cinque anni anche per Yamaha