Se fosse un romanzo lo intitolerei: Due cuori immensi. Una partita particolare, sembrava più una partita a scacchi piuttosto che un match tennistico. Dopo 5 ore e più di gioco uno dei due cuori ha espresso tutto il suo amore: quello di Diego.
Due cuori immensi conquistano il cuore del Roland Garros
Emozionante! E vince Diego Schwartzman. Schwarzy ottiene il risultato più importante della carriera, anche perché viene da cinque ore di match e contro un grande: Dominic Thiem. Si raccontano spesso storie e leggende di eroi sportivi come: Coppi, Pantani, Borg, Nadal, o qualche altro perso negli almanacchi della memoria. Bene! Allora racconteranno anche questa. Un quarto di finale fatto di colpi di fioretto, palle corte esemplari, passanti straordinari e due cuori al sincro dei secondi tintinnanti della storia.
Nella storia pochi cuori immensi hanno combattuto così
Quando sognavo di diventare un tennista, ero straordinariamente affascinato da John McEnroe, qualcuno dirà: “ora che c’entra John“. La realtà è che in una partita di Coppa Davis contro Noah, John vinse dopo 6 ore e 32 minuti. Si giocava a Grenoble: indoor e sulla terra. Il cuore di Schwartzman e Thiem mi ha ricordato il cuore di “Superbrat” e Noah, i cuori infiniti, i cuori immensi della poesia del duello.
Due cuori nella poesia del tennis
Cosa si può dire di ragazzi così? Alla fine del match si sono avvicinati alla rete sorridendo senza rabbia per chi ha perso, e senza esaltazione per chi ha vinto. Si perché la poesia vera di uno sport e questa. Sono rimasti una decina di secondi a ridacchiare davanti alla rete, poi si sono dati la racchetta e dopo aver salutato l’arbitro, si sono arresi. Arresi al tempo, alla poesia del duello, alla poesia di 5 ore di schermaglie sorridenti. Alla sensazione che c’è sempre un cuore puro nello sport. Grazie Diego! Grazie Dominic!