La Rodin Cars aveva lasciato trapelare la notizia congratulandosi con Andretti nel suo comunicato stampa in cui indicava che la candidatura era stata respinta. Sì, la FIA ha approvato la richiesta di Andretti di diventare l’11° team di Formula 1. Tuttavia, non tutto è ancora vinto per gli americani.
La FIA, che aveva indetto un bando per la presentazione di nuove squadre di Formula 1, ha emesso il suo verdetto: solo Andretti Formula Racing LLC è stata selezionata. La FIA ha studiato attentamente tutti gli aspetti della candidatura, compresi i criteri sportivi, finanziari, di sostenibilità e sociali. Quattro candidati avevano presentato domanda (tra cui Rodin Cars), o meglio 4 avevano superato il primo bivio della FIA.
Chiaramente, Andretti ha fornito le garanzie di un team “a lungo termine”, e non solo di un piccolo giro e poi via. La F1 chiede questa stabilità per vendere meglio il campionato. Tuttavia, questo non è un GO per Andretti in F1. Infatti, la FIA ha approvato la domanda nella sua forma attuale. D’ora in poi, la domanda dovrà essere convalidata perché Andretti possa entrare in campo.
Una lunga strada di croci
Per raggiungere questo obiettivo, Andretti discuterà ora gli aspetti “commerciali” con la FOM (Formula One Management). Ed è qui che le discussioni potrebbero inciampare. Ci sono diversi team che non sono favorevoli a un 11° posto in griglia. Ciò significa dividere la torta finanziaria in più quote. Ma altri sostengono che la torta sarebbe più grande, con un maggiore interesse per la disciplina.
Ciò è tanto più vero se si considera che Andretti è un nome noto nel mondo dell’automobilismo. Inoltre, Andretti sarebbe legato a Cadillac (senza dubbio per motivi di branding). Un doppio effetto KissCool! La F1, che sta cercando di conquistare gli Stati Uniti d’America, accoglierebbe con favore un secondo team americano dopo la Haas.
Ma è da tempo che Andretti ha iniziato a parlare di Formula 1 diverse stagioni fa. Michael Andretti ha prima cercato di acquistare la Williams, che alla fine è stata venduta alla Dorliton Capital. Andretti ha poi cambiato idea puntando alla Sauber, che “potrebbe” essere in vendita. Senza successo. E Gene Haas non si è nemmeno preoccupato di esaminare la proposta del suo connazionale.
In breve, ad Andretti rimaneva una sola soluzione: diventare l’11° scuderia della Formula 1. Non è ancora fatta, ma non è ancora finita. Non è ancora fatta, ma è “a buon punto”.