La Ferrari batte la Porsche nella GT World Challenge, la massima serie riservata alle Gran Turismo. Alla 1000 Km del Paul Ricard, gara conclusiva della Endurance Cup, Alessandro Pier Guidi si aggiudica il trofeo riservato alle gare lunghe, al volante della 488 GT3 gestita dall’AF Corse. Decisivo per il successo finale l’ultima sosta ai box. Pier Guidi, coadiuvato da Come Ledogar e da Tom Blomqvist (figlio dell’ex campione del mondo Rally Stig Blomqvist), ha battuto la 911 GT3 R del GPX Racing, sua rivale diretta in campionato. Matt Campbell, Mathieu Jaminet e l’ufficiale Porsche Patrick Pilet hanno guidato la vettura rivale.
“La vittoria di Alessandro Pier Guidi e AF Corse nell’Endurance Cup giunge al culmine di una stagione durissima e molto particolare, e al termine di una corsa molto tirata e avvincente“, ha commento Antonello Coletta, capo del reparto corse Ferrari GT. “Vittoria conquistata grazie ad una grande strategia, un ottimo lavoro del Team e ad un grande pilota. Sono davvero felice per questi titoli e vorrei ringraziare anche James Calado e Nicklas Nielsen che hanno contribuito con le loro prestazioni nel corso della stagione a mettere Alessandro e la squadra nelle condizioni di laurearsi campioni. I miei complimenti anche a Chris Froggatt, Eddie Cheever III (figlio dell’ex pilota di F1 Eddie Cheever Jr, ndr) e al team Sky Tempesta Racing per i quattro titoli ottenuti nella classe Pro Am grazie ad una stagione da protagonisti“.
Come ha fatto la Ferrari a vincere la World Challenge?
La Ferrari mette le cose in chiaro fin dalla qualifica. Pier Guidi riesce a portare la 488 in prima fila, ma deve cedere la pole ai “cugini” di SMP Racing. Toni Vilander, Antonio Fuoco e l’ex di F1 Sergey Sirotkin condurranno il gruppo alla partenza.
Le cose, però, si mettono male. Al via Blomqvist prende il comando, ma poi deve cederlo alla Lamborghini Huracan della Emil Frey Racing. Giacomo Altoè, che divide il volante con Mikkel Mac e Albert Costa, conduce fino alla seconda ora, quando passa in testa la Porsche GPX. Le fasi iniziali della 1000 Km francese sorridono alla casa di Weissach, mentre il Cavallino perde progressivamente terreno.
Allo scoccare della seconda ora, la Ferrari numero 51 è oltre la top five, mentre la 911 numero 12 è saldamente in testa. Lo scenario cambia dopo il pit stop, a metà della corsa. Ledogar, grande protagonista a Le Mans dove ha trionfato nella GTE Am, compie uno stint eccezionale, che riporta la 488 in zona podio. Il giovane francese fa ancora meglio riagganciando la Lamborghini Orange 1 FFF in seconda posizione. Al volante ci sono Marco Mapelli, Dennis Lind e Andrea Caldarelli.
Alla quarta sosta Ledogar cede il volante a Pier Guidi, pilota di grandissima esperienza. Grazie allo stop, la numero 51 scavalca la Lambo in seconda posizione, dando la caccia alla Porsche. Per l’ultimo stint si gioca di strategia: AF Corse opta per il cosiddetto “overcut”, cioé rimanere in pista più a lungo dell’avversario. A 45 minuti dalla bandiera a scacchi, la GPX si ferma per l’ultimo cambio gomme e rifornimento, mentre la Ferrari allunga lo stint. La strategia paga, e Pier Guidi si ritrova al comando.
Negli ultimi 30 minuti Jaminet prova a ricucire lo strappo con la Ferrari, riuscendoci. Ma non è sufficiente a compiere il sorpasso. Alla bandiera a scacchi, Pier Guidi mantiene un vantaggio di 1.6 secondi sul francese, abbastanza rassicurante per aggiudicarsi gara e titolo.
La Ferrari al Paul Ricard era anche in lizza per la Endurance Cup nella classe Pro-Am, riservata agli equipaggi semi amatoriali. La Sky Tempesta Racing è arrivata in Francia con un punto di vantaggio sull’Aston Martin del Garage 59, guidata da Alexander West, Chris Goodwin e Marvin Kirchhöfer.
West e Goodwin si sono aggiudicati la coppa piloti, al termine di una gara combattuta che ha visto la Rossa di Froggatt e Cheever non fare meglio del quarto posto. La consolazione è che il team aveva già messo in tasca il titolo della Sprint Cup, il campionato delle gare brevi, e la classifica di classe nella GT World Challenge Europe. Due successi conquistati all’inizio di ottobre, a seguito dell’iconica 24 ore di Spa.