Dopo Spa, Toyota si porta a casa anche il secondo round del FIA WEC 2021, la 8 ore di Portimao. La numero 8 di Sebastien Buemi, Kazuki Nakajima e Brendon Hartley batte la vettura numero 7 di Mike Conway, Kamui Kobayashi e José Maria Lopez, grazie ad un discusso (e forse discutibile) ordine di scuderia. Battuta sonoramente l’Alpine, più veloce delle Hypercar nipponiche ma in crisi con il consumo. In LMP2 la Jota Sport fa doppietta, pur con qualche rischio, mentre la Ferrari bastona allegramente la Porsche nelle classi GTE Pro e GTE Am.
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FIA WEC: cosa succede alla 8 ore di Portimao?
La gara portoghese parte con un tema principale: il caldo. Le alte temperature influiscono sulla rendita delle gomme, rendendo difficile allungare gli stint. Per l’Alpine c’è anche il problema del consumo di carburante, assai maggiore rispetto alla Toyota. Ciò non le consente di sfruttare la maggiore velocità, sia sul giro secco che sul passo gara. Nicolas Lapierre, Mathieu Vaxiviere e Andre Negrao devono accontentarsi della terza piazza assoluta. La lotta per la vittoria è un affare a due tra le due GR010, con la numero 8 davanti alla numero 7. Ma poi, una full course yellow per l’uscita di pista della Oreca LMP2 dell’High Class Racing rimescola le carte. “Pechito” Lopez ne approfitta per fare uno splash&go, passando davanti a Buemi. Il muretto box mantiene tutto com’è, poi ci ripensa e ordina lo scambio, a dieci minuti dal termine. Una situazione che salva la classifica (dove la numero 8 è in testa) ma che mette in imbarazzo il team. E infatti, non mancano le proteste da parte di alcuni fan. Debutto complicato della Glickenhaus nella Hypercar, che tra una frizione cotta ed un contatto finiscono in 30esima posizione assoluta, a 54 giri dai vincitori.
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La gara della LMP2
In LMP2 domina la Jota Sport, che piazza entrambe le vetture ai primi due posti. Antonio Felix Da Costa, Rodolfo Gonzales ed Anthony Davidson battono la vettura gemella di Sean Galael, Stoffel Vandoorne e Tom Blomqvist, con questa autrice di una rimonta dopo un contatto al primo giro. Decisivo il sorpasso di Da Costa su Blomqvist a cinque minuti dal termine, che consente al portoghese di aggiudicarsi il successo sulla gara “di casa”. Il gradino più basso del podio è per la United Autosports. Paul Di Resta, coadiuvato da Wayne Boyd e Phil Hanson, portano in terza piazza la Oreca Gibson di proprietà del boss McLaren Zak Brown. Ottava posizione per Juan Pablo Montoya e per il suo team Dragonspeed.
FIA WEC, Portimao: la gara delle GTE
Anche nella GTE Pro è il consumo delle gomme a fare la differenza. Le Porsche ufficiali “mangiano” le coperture posteriori, a tutto vantaggio delle Ferrari di AF Corse. La numero 51 di Alessandro Pier Guidi e James Calado taglia il traguardo davanti alla gemella numero 71 di Daniel Serra e Miguel Molina. La prima delle 911 RSR è staccata di ben 45 secondi, in terza posizione. Michael Christensen, Kevin Estre e Neel Jani battono i compagni di squadra Gimmi Bruni, Frederick Makowiecki e Richard Lietz.
Molto più combattuta è la GTE Am, con frequenti cambi di leader. Ma anche qui è una Ferrari a spuntarla, quella del Cetilar Racing. Antonio Fuoco, Giorgio Sernagiotto e Roberto Lacorte vincono per la prima volta nella classe, battendo la Porsche Project 1 di Egidio Perfetti, Riccardo Pera e Matteo Cairoli. Il podio della classe parla ancora italiano con Giancarlo Fisichella. L’ex di F1 è terzo con la 488 di AF Corse, condivisa con Francesco Castellacci e lo svizzero Thomas Flohr. Appuntamento al 16 luglio, con la 6 ore sull’Autodromo Nazionale di Monza.