Pietro Fittipaldi è stato uno dei 22 piloti a prendere parte alla stagione 2020 della Formula Uno. Il brasiliano, chiamato per sostituire Grosjean, ha disputato le ultime due gare del mondiale di Formula Uno. Terzo pilota del team Haas, Fittipaldi ha rilasciato un’intervista per Racer.com, nella quale spiega il suo debutto in F1 e fa chiarezza sul suo futuro.
Fittipaldi: l’esperienza in Formula Uno
Ha dovuto prendere il posto di Grosjean in occasione del gran premio di Sakhir. Pietro Fittipaldi, nipote del due volte campione del mondo Emerson, è stato scelto dal team principal della Haas per disputare le ultime due gare del mondiale.
Il pilota, nella sua intervista per Racer.com ha parlato così della sua esperienza in F1: “Era passato un anno dall’ultima volta che avevo guidato una vettura di Formula Uno. C’erano tante cose con cui non avevo dimestichezza. Nel primo gran premio non sono riuscito ad adeguarmi alla monoposto. Ad Abu Dhabi invece ero molto più sicuro. Ho potuto condividere momenti speciali con piloti come Hamilton e Ricciardo. Sono cresciuto vedendoli gareggiare, è stato fantastico“.
Il pilota ha parlato anche della Haas: “La Haas ha riposto tanta fiducia nelle mie capacità e non posso fare altro che ringraziarli. Oggigiorno è molto difficile riuscire ad arrivare a questi livelli perché molto dipende da soldi e sponsorizzazioni. Sono comunque grato alla Haas per avermi concesso questa opportunità“.
Il team americano ha infatti assegnato i due sedili per la prossima stagione. I due piloti scelti sono stati Mazepin e Schumacher, entrambi reduci dalla Formula 2, con Schumacher Jr fresco vincitore del titolo.
Quale futuro per Fittipaldi?
Nell sua intervista per Racer.com, il pilota brasiliano ha parlato anche del suo futuro che sembra poter essere in Indycar.
Fittipaldi farebbe ritorno in Indycar dopo due stagioni di assenza. Proprio nel campionato automobilistico americano, il pilota fu protagonista di uno incidente che vide la frattura dei suoi arti inferiori. Il tutto avvenne in occasione del World Endurance Championship a Spa.
“Dopo quell’incidente, il dottore mi ha modellato un tutore di carbonio fatto appositamente per me. Inoltre, avevo bisogno di assumere antidolorifici prima della gara. Ricordo che al ritorno in pista, nel Mid-Ohio non riuscivo ad esercitare l’intera pressione sul freno. Ero fuori ritmo, non potevo guidare normalmente. E’ stato un duro colpo per me. Non potevo dimostrare ciò di cui ero capace“.
Un’esperienza che ha segnato la carriera del pilota brasiliano, costretto in seguito ad abbondonare la Indycar. Come dichiarato da Fittipaldi, tornare sarebbe un sogno . Il pilota è cresciuto negli Stati Uniti e inoltre lì è dove vive la sua famiglia.
Un suo ritorno ora sembra molto probabile: “Stiamo parlando con alcuni team. Nulla è ancora definito, ci stiamo lavorando”.
Intervista completa qui.
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