La decisione dell’ Nba di fermarsi in segno di protesta contro le violenze confronti degli afroamericani ha inevitabilmente scatenato una sorta di effetto domino su gli altri sport.
Dopo baseball e calcio anche il tennis ha preso posizione. La direzione del Western and Southern Open ha deciso di posticipare tutte le partite in programma giovedì alla giornata di venerdì, con il conseguente slittamento delle finali nelle giornata di sabato sulla superficie di Flashing Meadows.Tennis: Il calendario Atp 2020
Portavoce della protesta è stata la tennista giapponese, Naomi Osaka, che ha deciso di non scendere in campo per disputare la semifinale contro Elise Mertens: “Come molti di voi sapranno, dovevo giocare la mia semifinale oggi. Tuttavia prima che essere un’ atleta sono una donna di colore. E come donna di colore credo che ci siano cose più importanti cui prestare attenzione piuttosto che guardarmi mentre gioco a tennis. Non credo succederà nulla di drastico se non gioco, ma iniziare una conversazione in uno sport principalmente bianco è un passo nella giusta direzione. Guardare il continuo genocidio della gente di colore per mano della polizia mi dà il voltastomaco. Non ne posso più di vedere spuntare un nuovo hadstag ogni giorno e sono stanca di ripetere sempre i soliti discorsi. Quando ne avremo abbastanza?”.
Alla fine del suo incontro contro Filip Krajinovic, è stato chiesto a Milos Raonic cosa ne pensasse sulla decisione della Osaka di non scendere in campo: “Avevo pensato di non giocare, ma per come è fatto il twnnis sarebbe stato un walkover. Non basta indossare un adesivo, occorre fare qualcosa di tangibile”.
IL COMUNICATO DI FLASHING MEADOWS
“Come sport, il tennis prende una posizione collettiva contro le disuguaglianze razziali e l’ingiustizia sociale che ancora una volta è stata catapultata negli Stati Uniti. La USTA, l’ ATP Tour,e la WTA hanno deciso di riconoscere questo momento storico sospendendo il Western and Southern Open giovedì 27 agosto. Le partite riprenderanno venerdì 28 agosto”.