Dovevano fare la storia, e invece si coprono di ridicolo. La Formula E debutta oggi su un tracciato permanente, con la prima gara di Valencia. Sotto la pioggia, Nyck De Vries conquista una vittoria che lo catapulta in testa al mondiale, ma la gara si trasforma in una farsa. Alcuni piloti si fermano per mancanza di energia, mentre chi taglia il traguardo in molti casi arriva con l’indicatore allo 0%. In poche parole, mezza griglia rischia la squalifica! Una mezza Caporetto per Alejandro Agag, una manna dal cielo per i detrattori della formula elettrica, che non mancheranno di farsi sentire.
Formula E: cosa è successo a Valencia?
Le condizioni dell’asfalto sono così critiche che comportano l’ingresso di ben cinque safety car. La prima è proprio per la partenza, che vede Antonio Felix da Costa scappare via, e tutti gli altri ad inseguire. Ma dopo pochi minuti, la vettura di sicurezza ricompare per il contatto tra Andre Lotterer e Sebastien Buemi, che spedisce quest’ultimo nella ghiaia di curva 9. La terza avviene poco prima di metà gara, quando Maximillian Günther vola fuori in curva 2 mentre occupava la sesta piazza. A meno di 15 minuti dalla fine, Sergio Sette Camara finisce anche lui nella ghiaia, in curva 9, seguito subito dopo da Lotterer, che ne combina un’altra, questa volta colpendo Edoardo Mortara. Il pilota Porsche aveva già scontato un drive through per il tamponamento ai danni di Buemi.
In tutto questo continuo tra rallentamenti e riprese, i team devono ricalcolare più volte la riserva di energia, per evitare di esaurirla prima del tempo. Ma non è sufficiente, perché quasi tutti hanno problemi. Alcune vetture si fermano lungo il tracciato con la batteria scarica, a due giri dalla fine. Molte altre giungono sotto la bandiera a scacchi, rallentando vistosamente con l’indicatore che segna 0%. Regolamento alla mano, è vietato rimanere senza riserva, e quindi mezzo schieramento rischia la squalifica. Un momento imbarazzante, in quello che doveva essere una giornata trionfale.
Una classifica rivoluzionata
In tutto questo caso si avvantaggia De Vries, uno dei pochi ad aver “risparmiato” abbastanza batteria. Grazie alle safety car, l’olandese di casa Mercedes supera il dominatore Da Costa, vincendo con ben 13 secondi di margine. Il portoghese di BMW Andretti è invece costretto a rallentare, tanto da concludere la gara in ottava posizione. La piazza d’onore spetta a Nico Müller, che passa tutta la gara nelle retrovie per poi approfittare del caos energetico. Rimonta anche per Stoffel Vandoorne, terzo dopo essere partito dal fondo anche lui. Nona piazza per Sam Bird, il quale perde la testa della classifica iridata, che passa nelle mani di De Vries.
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