Davide Ballardini è chiaro sul suo Genoa: occorre vincere per allontanarsi dalle zone roventi della classifica della Serie A. Contro il Cagliari di Di Francesco ci vuole la prestazione perfetta, perchè i sardi faranno di tutto per tornare a raccogliere punti dopo un inizio 2021 da incubo, condito da buone prestazione ma spesso scarse dal punto di vista del risultato. I tecnici delle due squdre hanno parlato in conferenza stampa della gara Genoa-Cagliari di domenica 24 gennaio, che si svolgerà allo stadio Luigi Ferrarsi alle ore 15.00. Di seguito riportiamo le parole.
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Ballardini e Di Francesco prima di Genoa-Cagliari: cosa hanno detto in conferenza stampa?
Le parole di Ballardini
“I ragazzi stanno bene, si sono allenati bene e la sensazione è che siano tutti ok. Solidità difensiva? Questo campionato è talmente strano, è chiaro che ci sia una squadra che vuole fare bene, vuole esserci, è coinvolta nelle due fasi di gioco. Questo ci dà delle buone sensazioni, come ho detto non puoi pensare di avere raggiunto un equilibrio, te lo devi conquistare minuto per minuto. Anzi, secondo per secondo. Lo stato di salute del Cagliari? Spesso hanno perso facendo buone partite, come ad esempio a Firenze. Questo conferma che sono seri e decisi nel cambiare l’inerzia di questo periodo in cui i loro risultati non sono buoni. Classifica corta? In questo campionato strano tutte le squadre sono preparate, ben assemblate e competitive. Bisogna esserci sempre, e se vieni meno in qualche aspetto il campionato te lo fa notare subito. Il campionato ti impone di esserci sempre, se vieni meno in qualche aspetto questo campionato te lo fa subito notare. I 110 anni dello stadio Luigi Ferraris? Sento una grande responsabilità ed emozione ogni volta che percorro il corridoio e poi arrivo sul terreno di gioco“.
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Le parole di Di Francesco
“C’è dispiacere per questa situazione – ha spiegato il tecnico – ma non scoramento. Da parte mia ho tantissima voglia di combattere. E alla lunga sono sicuro che la squadra otterrà quello che sta seminando. Siamo consapevoli che ci saranno momenti in cui ci potranno far soffrire e fasi in cui saremo noi a poter fare male. L’arma in più può essere quella che stiamo riuscendo a dare continuità al lavoro. Ad esempio è chiaro che i nuovi arrivati come Duncan e Nainggolan avranno nelle gambe più minuti. Ultima spiaggia? Non so per me – ha detto – ma non è uno spareggio: mancano venti partite, se vinciamo non siamo salvi, se perdiamo non siamo retrocessi. Certo, è una partita importantissima“