il match tra Torino-Cagliari è finito 2-3. i giocatori del Torino non fanno drammi ne sono la prova le parole di N’koulou “Per me, a livello di gioco, abbiamo fatto bene e stiamo migliorando. Abbiamo bisogno di fare punti, stiamo lavorando e speriamo di vincere la prossima”. Questo dimostra che i ragazzi credono molto in Giampaolo.
Come va affrontato questo periodo senza vittorie?
“Dobbiamo rimanere positivi. Credo in quello che stiamo facendo e cercherò di trasmetterlo anche ai miei compagni. Dobbiamo solo pensare a lavorare, quando arrivano i punti è più facile. Vediamo come sarà la prossima partita e poi penseremo alle successive”.
Giampaolo dopo questa sconfitta è a rischio?
Da quello che trapela Cairo e Vagnati non sono dell’idea di esonerare Giampaolo. Il progetto che il duo granata ha voluto iniziare con Giampaolo richiede tempo, che ad oggi non ha avuto ancora il tempo necessario per lavorare con tutti gli effettivi della rosa. Però se i risultati non dovessero arrivare anche nelle prossime partire la panchina di Giampaolo potrebbe iniziare a scricchiolare.
Dichiarazioni Giampaolo, allenatore Torino
Nei novanta minuti il Toro ha alternato cose buone ad altre meno buone, con letture talvolta collettive e in altre circostanze individuali. Il processo di miglioramento passa dal pensare tutti allo stesso modo. Sul piano del gioco abbiamo fatto meglio delle altre partite, mentre in alcuni momenti abbiamo fatto peggio nel non possesso. Credo che il risultato ci penalizzi oltremodo: la squadra avrebbe meritato di più, soprattutto in questi momenti dove serve fiducia in quello che facciamo”.
Sulla scelta di Lukic trequartista.
“Ha fatto una grande partita, pur avendo fatto solo qualche allenamento in quella posizione. La scelta di schierarlo dall’inizio è dettata dal fatto che non avevo cambi in attacco, avendo fuori sia Zaza che Millico. Edera è un’ala, mentre Verdi poteva essere un’occasione in più a gara in corso. Tra l’altro ha avuto l’occasione del pareggio, con quel rigore in movimento nel finale”.
Se pensa di andare avanti con il 4-3-1-2.
“Assolutamente sì. A noi al momento pesa la discontinuità nel lavoro, perché ci siamo approcciati al campionato con solo tre amichevoli e abbiamo saltato la gara di Genova che giocheremo tar 20 giorni. Inoltre, quando vanno via i giocatori per le Nazionali, stanno via 12/13 giorni. Io conto di migliorare la squadra con una buona continuità di lavoro”.
Sulla mancanza di un regista puro, ruolo che al momento ricopre Rincon.
“Lui ha le sue caratteristiche e riesce a fare bene un po’ tutto. Non è un play classico, ma lo fa bene e secondo me non ha fatto una brutta partita. Dobbiamo sfruttare le sue caratteristiche per tracciare linee di gioco diverse. Rincon dentro la partita la porta a casa, perché ha carattere. In sede di campagna acquisti abbiamo fatto delle scelte, veicolando i soldi da spendere in avanti perché ci mancava un attaccante. Rincon ci dava delle garanzie e quindi per questo abbiamo preso certe decisioni durante il mercato”.
Sui limiti della squadra sugli esterni, quando gli avversari giocano in superiorità numerica.
“Dobbiamo imparare a fare letture collettive in quella fase di non possesso. Con l’Atalanta le abbiamo fatte male, con la Fiorentina meglio e oggi discretamente. Le tre sconfitte pesano, ma l’importante è che i ragazzi non perdano fiducia in quello che facciamo. Loro lavorano bene e questo mi dà fiducia, anche se sapevo che la strada sarebbe stata in salita”.
Sul nuovo acquisto Gojak.
“L’ho visto per la prima volta ieri, devo ancora posizionarlo e capire bene quali sono le sue qualità. Vedere i video è fuorviante secondo me, comunque l’abbiamo preso come una mezzala”.
Sulle soluzioni offensive che ha in mente per il futuro.
“Noi abbiamo quattro attaccanti più Edera. Siamo costruiti per giocare così, ma dobbiamo migliorare nella capacità di lettura delle situazioni. Se esco dalla logica del risultato, posso dire che oggi abbiamo fatto cose discrete rispetto alle altre volte”.
Se si aspettava un inizio così difficile.
“Alla prima siamo arrivati male, come mole di lavoro e minutaggio. Alla seconda abbiamo affrontato l’Atalanta: un avversario con cui rischi di non giocartela alla pari se non sei al meglio. Noi ci siamo riusciti per un tempo, poi la qualità e l’autostima dell’Atalanta sono venute fuori. Noi paghiamo anche questo, considerando anche come è finita la scorsa stagione. Contavo di fare qualche punto in più, con l’aiuto di qualche episodio fortunato”.
Dichiarazioni Di Francesco, allenatore Cagliari
“Abbiamo preparato la partita mettendoci a tre in fase di sviluppo e alzando Zappa sulla destra per creare subito superiorità numerica. In quella zona abbiamo creato grande difficoltà al Torino. Nel secondo tempo l’abbiamo fatto un po’ meno, ma sono contento di come abbiamo disputato la prima frazione di gioco. Un po’ meno sul piano della gestione delle ripartenze, visto che abbiamo subito due gol per via di qualche errore di superficialità. Ci può stare: è nel gioco delle parti e ci sono anche gli avversari. Sono soddisfatto di quello che abbiamo mostrato: la squadra sta crescendo”.
Sulla crescita di Sottil.
“Fa piacere quando dall’altra parte vedo disponibilità. Riccardo è venuto qui con grande umiltà e sta seguendo quello che gli chiedo con grande determinazione. Gli manca un po’ la fase realizzativa, ma ci lavoreremo. E’ stato bravo in Under 21 a fare gol: adesso manca qui a Cagliari, ma sono convinto che con queste prestazioni prima o poi arriverà. Dobbiamo parlare anche di Zappa: un ragazzo che viene dalla Serie B e che ha giocato con grande personalità. Ha commesso qualche errore difensivo, mala crescita passa anche da certi errori”.
Sull’importanza di questa vittoria per le ambizioni del Cagliari.
“Sono importanti i risultati, perché aiutano a creare autostima all’interno del gruppo. Siamo entrati subito in sintonia con la società. A livello generale il Cagliari ha voglia di crescere, ma non mi sono stati chiesti risultati particolari. Mi è stato chiesto di dare un’identità forte a questa squadra e siamo qui per lavorare in questo senso. I risultati ci daranno una grossa mano e un minimo di ambizione può sempre dare una mano”.
Sulla difficoltà nell’inserire Pavoletti visto il rendimento della coppia Simeone-Joao Pedro.
“Alla lunga servirà anche l’innesto di Pavoletti, che viene da un anno di quasi inattività. Sta trovando la condizione ottimale e assicuro che ha uno spirito impressionante. Meriterebbe di giocare sempre per come sta affrontando questo periodo, che per un calciatore non è assolutamente facile. Avremo bisogno di tutti: Simeone mi piace, perché p disponibile a capire quello che gli chiedo. Sta giocando sempre di più per i compagni e meno per sé stesso. Nandez per me oggi è stato il migliore in campo, peer come ha interpretato la gara”.
Se darà continuità al 4-2-3-1.
“Sto togliendo qualcosa di mio per dare qualcosa ai giocatori, cercando di farli esprimere al meglio per quelle che sono le loro caratteristiche. Se avessi potuto cambiare qualcosa l’avrei fatto, ma per ora va bene così. Sono contento per come sta giocando Joao Pedro da trequartista, ma sono convinto che possa fare ancora meglio”.