Gianni Infantino, Presidente della Fifa, è di nuovo nell’occhio del ciclone. Il procuratore federale svizzero, Stefan Keller, ha aperto un procedimento penale a carico del procuratore dimissionario, Micheal Lauber, del Presidente della Fifa, Gianni Infantino, e del primo procuratore dell’alto vallese Rinaldo Vallese.
Attraverso una nota dell’Autorita’ di vigilanza sul ministero pubblico della Federazione, Keller ha concluso l’esame dellecdue denunce relative agli incontri non autorizzati tra Lauber, Infantino e Arnold, che fatto fatto da intermediario tra i due partecipando al primo incontro a Berna.
L’accusa
Secondo il procuratore svizzero nei loro comportamenti esisterebbero i presupposti per i seguenti reati: abuso di autorità, violazione del segreto di ufficio, favoreggiamento e istigazione a tali fatti. Nella nota inoltre si legge che è una riserva di ulteriori reati e dell’apertura di ulteriori procedimenti e che per gli indagati vale la presunzione d’innocenza.
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La vicenda
I fatti in questione si riferiscono alla primavera del 2019 quando il procuratore Lauber fini’ nella bufera per alcune irregolarità contro il processo Fifa e per i suoi incontri privati con Infantino.
Infantino si difende: “Ho solo incontrato il Procuratore in Svizzera”
Il Presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha respinto le accuse ai microfoni dell’ Ansa: “Le persone ricordano bene dove era questo organismo calcistico mondiale nel 2015 come istituzione e in che modo era necessario un ssostanziale intervento giudiziario per aiutare a ripristinare la credibilità dell’organizzazione. Come presidente della Fifa, è stato il mio obiettivo fin dal primo giorno, e rimane il mio obiettivo, aiutare le autorità ad indagare su illeciti passati presso la Fifa. Sostengo pienamente il processo giudiziario e la Fifa rimane disposta a collaborare pienamente con le autorità svizzere a tal fine. Incontrare il Procuratore Generale della Svizzera è perfettamente legale e legittimo.Non è una violazione di nulla, al contrario, fa anche parte dei doveri fiduciari della Fifa. Non ho nulla da temere”