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Giro d’Italia 16 tappa: Egan Bernal vince in un clima furioso

Oggi 24 Maggio 2021 è andata in scena il Giro d’Italia con la sua 16 tappa che è stata abbreviata dalle condizioni climatiche. Gli Ineos Grenadier vanno al secondo giorno di riposo con indosso la maglia di leader, mentre dietro di lui succede di tutto. Il secondo è il corridore Romain Bardet mentre il terzo corridore è l’Italiano Damiano Caruso con Giulio Ciccone che non riesce ad andare sul podio.


Tappa 16 del Giro D’Italia: mappa, percorso e altimetrie


Giro d’Italia 16 tappa: un percorso ostile?

Egan Bernal (Ineos Grenadiers) ha vinto la 16a tappa ridotta dal tempo del Giro d’Italia 2021. Indossando la maglia rosa del leader assoluto della corsa il giovane ciclista Colombiano ha lanciato il suo attacco vincente entro 21 chilometri dalla fine. Bernal ha superato i resti della pausa sulla salita finale e ha percorso in solitaria i restanti 15 km di discesa verso la vittoria su strade bagnate con temperature appena sopra lo zero. “È una grande vittoria. Vincere con la maglia rosa è speciale e volevo dimostrarlo” ha detto Bernal. È stato il leader della corsa ma anche il leader della categoria dei migliori giovani ciclisti dall’inizio della sua prima vittoria nella tappa 9.

Damiano Caruso (Bahrain-Victorious) è arrivato terzo sulla tappa e secondo assoluto della classifica generale tagliando il traguardo appena dietro Romain Bardet (Team DSM). Remco Evenepoel (Deceuninck-Quick-Step), Simon Yates (Team BikeExchange), Aleksandr Vlasov (Astana-Premier Tech) e una manciata di favoriti della classifica generale hanno ceduto un bel po ‘di tempo sul palco delle Dolomiti.

Giro d’Italia 16 tappa: che cosa è successo?

La tappa 16 era prevista per 212 km e si snodava attraverso diversi passi d’alta quota delle Dolomiti. Ma invece la tappa è stata accorciata a 153 km e le ultime due salite il Passo Fedaia e il Passo Pordoi sono state tagliate a causa delle condizioni meteorologiche avverse e delle preoccupazioni per la sicurezza dei ciclisti. La discussione tra le squadre, i corridori, i rappresentanti e gli ufficiali di gara si è svolta prima dell’inizio previsto e si è deciso di cambiare il percorso e ritardare l’inizio di circa 30 minuti.

Con la fase modificata gli aspiranti velocisti si sono presi la responsabilità di lanciare un attacco anticipato per fare pressione su Bernal e per migliorare le rispettive classifiche. A 46,8 km di break di Gorka Izagirre (Astana-Premier Tech), João Almeida (Deceuninck-Quick-Step), Antonio Pedrero (Movistar Team), Vincenzo Nibali e Amanuel Ghebreigzabhier (Trek-Segaredo) e Davide Formolo (UAE Team Emirates) ha avuto quattro minuti e mezzo sulla maglia rosa. Ma non per molto. EF Education-Nippo ha preso il controllo della parte anteriore dell’inseguimento in condizioni di freddo e pioggia, per migliorare la classifica di Hugh Carthy.

Giro d’Italia: le fasi finale della gara

L’ultima salita del percorso modificato, sul Passo Giau, ha avuto 29 tornanti ed è stata quest’anno la Cima Coppi (punto più alto della gara) a quota 2.239 m. Ghebreizgabhier di Trek è stato eliminato dal gruppo di testa all’interno di 39 km, il suo lavoro per Nibali per la giornata era terminato. Dopo la vetta della penultima salita, la discesa bagnata e la pressione della squadra di Carth hanno avuto la pausa in modalità sopravvivenza e hanno corso in fila indiana dopo aver ceduto tre minuti in soli 15 km al gruppo della maglia rosa. Izagirre si è mosso e ha preso una piccola distanza dagli altri quattro sulla discesa bagnata. Pedrero e Nibali si rincorrono alle sue spalle allontanando temporaneamente Almeida e Formolo, ma solo un chilometro dopo il gruppetto davanti si ricompone.

Giro d’Italia: la fuga di Bernal verso la vittoria

Nibali è apparso in difficoltà dopo diversi tentativi di condurre la fuga alla base della salita finale. Pedrero aveva lasciato Almeida e Formolo e si era messo a lavorare da solo. E poi Bernal è andato all’attacco a 22 km fuori nel primo terzo della salita finale e solo Hugh Carthy (EF Education-Nippo) è stato in grado di stare al passo ma non per molto. Questa mossa ha portato Pedrero sempre davanti a 30 secondi dalla maglia rosa, mentre gli altri venivano assorbiti uno ad uno dall’inseguimento.

Bernal ha eliminato i resti della rottura e ha cavalcato da solo sulla vetta del Passo Giau. Era a soli 17 km di discese bagnate dalla sua seconda vittoria di tappa. Da buon gestore su strade fredde e bagnate, in sella a una bici dotata di freni a pattino il giovane corridore ha allungato il suo massimo vantaggio a quasi 40 secondi. Bardet ha lottato con Caruso negli ultimi 10 km ed è stato in grado di portare la sua ruota sul traguardo in seconda mentre Caruso si è accontentato del terzo posto.

Giro Italia: cosa ha detto Bernal?

Dopo la vittoria Egan Bernal dice: “Oggi volevo fare qualcosa di speciale. Volevo dimostrare che sono tornato in gioco. La squadra ha creduto in me durante la tappa e ho cercato di fare qualcosa di speciale” ha detto Bernal. “La tappa è stata dura, ma quando la gara è dura a causa del tempo devi essere duro con la mentalità. Avevo la mentalità all’inizio della gara e l’ho mantenuta. È stata una giornata da soffrire e ce l’abbiamo fatta”.

Quale sarà il percorso della 17 tappa?

Dopo il secondo giorno di riposo di martedì la 17 tappa di mercoledì va da Canazei a Sega di Ala. Sebbene non sia montuosa come la 16 tappa il percorso subirà un enorme dislivello prima di portare i corridori su una salita di cat 3. Nella seconda metà della tappa su alcuni piccoli dossi il percorso si snoderà su due salite di cat 1 prima il Passo San Valentino e poi la salita fino all’arrivo a Sega di Ala che sicuramente rimescoleranno ulteriormente la classifica generale.

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