Già in estate, GMS Racing aveva annunciato il suo esordio nella NASCAR Cup Series, per la prossima stagione. Ma solo in queste ore è arrivata l’ufficialità, con i dettagli di un’operazione interessante. La scuderia di Maury Gallagher, che vanta due titoli nella serie Truck, correrà full time con una singola Chevrolet Camaro. Il pilota è Ty Dillon, che ritorna in azione dopo un anno sabbatico. Il team avrà il supporto tecnico del Richard Childress Racing, e adotterà il numero 94. La scelta non è casuale: era lo stesso numero usato da Bill Elliott quando correva per il suo team, con l’aiuto di Mike Beam. Lo stesso Mike Beam che ora è presidente di GMS, e che ha messo a disposizione del team il vecchio capannone della squadra di Elliott a Statesville, North Carolina.
GMS Racing: quali obiettivi per il debutto nella Cup Series?
GMS è una formazione relativamente giovane (è nata nel 2013), ma ha già raccolto successi. Nella NASCAR Cup Series, la struttura vanta due titoli, uno nel 2016 (con Johnny Sauter) ed uno nel 2020 (con Sheldon Creed). Dopo una breve parentesi nella serie cadetta XFinity, fatta soprattutto per dare un’opportunità a Spencer Gallagher, figlio del titolare, il team ha pensato che fosse il momento per provare il salto di qualità. E quale occasione migliore se non il 2022, quando tutti partiranno da zero con nuovi mezzi? La Next Gen Car, in un certo senso, è la ragione principale dell’esordio di GMS. Contando su una macchina uguale alle altre, e con promesse di costi di gestione inferiori, c’è maggiore opportunità di emergere per nuovi attori. Ma non basta: occorre puntare su una squadra di primo livello, a cominciare dal pilota. Ty Dillon, 29 anni, ha già 166 partenze all’attivo nella NASCAR Cup Series. Suo nonno, Richard Childress, lo ha fatto crescere nella sua scuderia per poi lasciarlo andare al Germain racing. Lì Ty ha disputato le ultime quattro stagioni, prima che la chiusura del team lo facesse rimanere fuori dal giro. Quest’anno ha potuto disputare solo quattro gare con il Gaunt Brothers Racing, senza poter dimostrare molto. Fortunatamente, il tempo libero che aveva a disposizione gli ha consentito di fare quattro chiacchiere con Gallagher Sr e Beam, trovando così una nuova sistemazione. Ora manca la quadratura del cerchio, ossia il capotecnico, gli sponsor ed una franchigia. GMS comunicherà questi dettagli nei prossimi giorni.
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