Il manager numero 1 della Mercedes Toto Wolff è tornato sui rischi corsi dalla F1 nel -Gp Arabia e sulla scelta, presa dall’intero Circus, di far proseguire il weekend dopo l’attentato missilistico. La gara è stata vinta da Max Verstappen della Red Bull, mentre le Ferrari si sono bloccate al secondo e al terzo posto. Lewis Hamilton chiude al decimo posto. Il Mondiale torna tra due settimane in Australia, mentre Charles Leclerc resta comunque il leader del Mondiale. Per Verstappen è stato determinante il sorpasso del campione del mondo a 3 giri dalla fine sulla Ferrari.
Red Bull-Ferrari: la strepitosa lotta per il predominio
-Gp Arabia: che cosa ha detto Toto Wolff?
Il GP dell’Arabia Saudita 2022 rischia di essere ricordato solo per il missile che ha colpito durante lo svolgimento delle prove libere una struttura della società petrolifera Aramco a circa 20 km dal circuito. Le immagini della colonna di fumo nero che si alza nel cielo mentre le vetture girano in pista resterà probabilmente impressa a lungo nella memoria degli appassionati di Motorsport. L’episodio ha comprensibilmente rischiato di portare all‘annullamento dell’intero evento. I piloti in particolare nella serata tra venerdì e sabato sembravano aver trovato l’accordo per boicottare la gara di Gedda. Dopo aver parlato a lungo con i vertici di F1 e FIA, con gli organizzatori del circuito e soprattutto con i propri Team Principal, l’opinione della GPDA (l’associazione che riunisce i piloti di F1) è cambiata. Il numero uno della Mercedes, Toto Wolff ha smentito che sui piloti siano state esercitate delle pressioni per costringerli a scendere in pista a Gedda, nonostante il difficile contesto. “Non c’è stata nessuna pressione da parte nostra. Ci sono state solo delle buone discussioni ha detto Wolff, come riportato dal sito Autosport.com quando i Team Principal hanno parlato con i piloti ritengo che ciò di cui abbiamo discusso fosse sensato e non ci fosse alcuna pressione. Forse però è stato percepito in modo diverso”.
Toto Wolff: l’Arabia non va isolata
Wolff ha ribadito di essere convinto che la F1 abbia fatto la scelta giusta correndo normalmente, nonostante il contesto decisamente particolare: “Alla fine lo show è stato incredibile e quello che abbiamo fatto vedere come sport è stato grande. Questo è ciò che lo sport dovrebbe fare. Ad essere onesti negli ultimi cinque anni qui ho visto un cambiamento. Questo è dove siamo, ma c’è ancora molto da fare”. Secondo il boss Austriaco però la F1 non può permettersi di snobbare certi paesi soltanto perché molto distanti dalla cultura occidentale: “L’Arabia Saudita e alcuni degli altri paesi del Medio Oriente condividono gli stessi valori e la stessa cultura che abbiamo in Europa? No”, ha concluso il manager di casa Mercedes, “ma io preferisco venire qui e far brillare i riflettori sulla regione, in modo che diventi un posto migliore, piuttosto che dire: Non ci vado, non voglio sentirne parlare”.
Pagina Twitter F1: https://twitter.com/f1