Il Gp di Baku ha sempre regalato sorprese e colpi di scena nelle sue precedenti edizioni. Ripercorriamo i momenti salienti che hanno contribuito a rendere spettacolare il circuito dell’Azerbaijan.
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Gp Baku: ci saranno tanti incidenti?
L’ultima volta di Charles Leclerc nel circuito cittadino di Baku non fu indimenticabile. Il monegasco perse il controllo della sua monoposto alla curva del “castello” durante la terza sessione di qualifiche. Un errore che costò la gara al pilota monegasco, costretto ad abbandonare in quel momento le sue speranze di vittoria. Un altro episodio riguardante la Ferrari avvenne nel 2017 quando Sebastian Vettel perse la pazienza urtando volontariamente la Mercedes di Lewis Hamilton in regime di safety car. Un episodio che condannò il tedesco a scontare una penalità perdendo la possibilità di vincere il gran premio.
Baku non è quindi una pista che porta fortuna alla Ferrari che non è mai salita sul gradino più alto. Daniel Ricciardo invece ha vinto a Baku ma è stato protagonista anche di un incidente con il suo compagno di scuderia alla Red Bull Max Verstappen: l’australiano tamponò l’olandese nel tentativo di sorpassarlo al termine del rettilineo che conduce alla prima curva. Episodio che consegnò la vittoria nelle mani del pilota della Mercedes Lewis Hamilton. Altro momento “iconico” vede protagonista George Russell che durante le prove libere, colpì un tombino presente sul circuito (2019) provocando la prima bandiera rossa del weekend. Da segnalare anche la velocità raggiunta da Bottas con Williams nel 2016: 378 km/h sul circuito cittadino quando la denominazione era ancora Gran premio d’Europa. Non sono mancati incidenti che hanno interrotto la sessione o la stessa gara. In molte zone del circuito, i piloti hanno infatti pochissimo spazio per manovrare la vettura; basti pensare ai soli 7 metri di spazio per effettuare la salita al castello che nelle varie edizioni è sempre stata protagonista di incidente e ruotate alla barriere.
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