Chi ben comincia è a metà dell’opera. Se fosse così, Jaume Masia avrebbe già messo una mezza ipoteca sul GP di Doha Moto3, al termine di una FP1 che domina per gran parte del tempo. Nel time attack finale, il pilota spagnolo del team KTM Ajo è il primo a scendere sotto i 2’06”, con un gran 2’05″360. “El Cachorro” rifila mezzo secondo a Dennis Foggia, ottimo secondo nonostante una spalla infortunata nel GP di domenica scorsa. Filip Salac sorprende con il terzo tempo, precedendo l’atteso John McPhee e l’altrettanto sorprendente Izdihar. Yuki Kunii, Xavi Artigas, Kaito Toba, Romano Fenati e Izan Guevara completano la top ten.
GP Qatar, Moto3: Masia apre le danze
GP Doha Moto3, quali sono i temi della FP1?
L’asfalto di Losail è rovente, con le temperature che arrivano a toccare i 59 gradi. In queste condizioni è impensabile stracciare il record del tracciato, ma i dati della scorsa settimana hanno permesso di vedere dei miglioramenti. Jaume Masia conferma il suo stato di forma, comandando per quasi tutto il turno. L’iberico è il primo a scendere sotto il 2’07”, girando con tempi tra il 2’06″8 e 2’06″9. Jaume è praticamente l’unico a toccare questa soglia, anche se altri riescono in seguito a girare sul piede del 2’06″9.
Il time attack nei quattro minuti finali rimescolano la classifica, ma non scalfisce il primato di Masia. Il pilota di Aki Ajo sfrutta abilmente la scia di John McPhee per raggiungere addirittura il 2’05” basso, soglia non raggiunta da nessuno. Non si segnalano simulazioni del passo di gara, in quanto le condizioni dell’asfalto non sono minimamene vicine a quelle che si vedranno in gara. Per indicazioni di questo tipo, dovremo attendere la FP2.
La situazione degli italiani
Il colpo di reni di Foggia, secondo grazie alla scia del compagno di team Artigas, e la prestazione di Fenati, fanno si che questi due siano gli unici piloti tricolore ad entrare in top ten. La top 14, che vale l’accesso diretto alla Q2, vede aggiungersi Riccardo Rossi, che con il 12esimo tempo mostra una certa abilità sul giro singolo. Andrea Migno e Stefano Nepa sono 19esimo e 20esimo rispettivamente, mentre per vedere Niccolò Antonelli bisogna scendere fino alla 26esima piazza. Non si registrano cadute nel corso della sessione.
Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione