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GP Qatar: analisi del passo gara della MotoGP

Il GP del Qatar, come tutti i GP della MotoGP, si gioca sul passo gara. Chi ha il ritmo migliore, è il favorito. A Losail, le FP4 hanno dato delle indicazioni interessanti su quello che potrebbe essere la lotta per il vertice, che si preannuncia serratissima. Infatti, i tempi sul giro di tutti sono vicinissimi, e forse sarà difficile per qualcuno fare la lepre. Ma entriamo nel dettaglio, per comprendere chi è messo meglio di chi.


GP Qatar, MotoGP: qualifiche nel segno di Martinator


GP del Qatar: chi ha il passo gara migliore MotoGP?

I tempi delle FP4 incoronano Marc Marquez. Il catalano, in sella alla nuova Honda, appare il candidato numero uno per la prima vittoria in stagione. Con una coppia di gomme soft, il 93 ha girato costantemente sul 55″0, puntando un paio di volte sotto questa soglia fino al 54″9. Un suo possibile rivale potrebbe essere Jorge Martin, il quale ha eseguito un run costante sul 55″0. Il madrileno ha girato anche lui con coppia di soft, ma gli manca un decimino per acciuffare Marc (lo ha ammesso lui stesso dopo le qualifiche). Attenzione a Fabio Quartararo: il campione del mondo, con una media nuova al posteriore, ha lambito anche lui il 55″0 con costanza, arrivando ad un giro più veloce del 54″7. Franco Morbidelli, con l’altra Yamaha ufficiale, è lontano due decimi dal francese, anche se il “Morbido” ha girato con una soft posteriore con tre giri in più alle spalle. Entrambi partono dall’undicesima e dodicesima casella, e per loro la rimonta dei primi giri sarà fondamentale per non perdere il treno. Per loro fortuna, le Suzuki sono appena davanti, e hanno entrambe il ritmo giusto per risalire. Quartararo dopo le qualifiche ha detto che punterà ad agganciarsi a Mir e Rins, per sfruttarne il traino. Occhio ad Aleix Espargaro, il quale sembra avere lo stesso ritmo dei migliori, almeno nei primi giri. E Bagnaia?

Tra Pecco e le gomme

Bagnaia è un po’ indecifrabile. Il torinese non ha brillato in qualifica, e partirà dalla terza fila. Ma guida una Ducati, la moto migliore su questo circuito, e potrebbe essere anche lui della partita. La gomma soft al posteriore non fa per lui, essendo stato lentissimo in confronto dei suoi compagni di marca. Con una media ha stampato un 54″8 che fa sperare. Jack Miller ha girato bene con doppia soft usata, con un passo sul 55″4: da tenere d’occhio nel fine gara. Anche Johann Zarco è apparso ben messo, capace di un 55″0 con una soft bella lavorata. Come avrete intuito, i piloti hanno girato con soft e medie. Per l’anteriore, la scelta della morbida appare obbligata per le basse temperature della sera desertica. Per il posteriore, invece, le opzioni sembrano due. Chi ha bisogno di più grip al posteriore punterà sulla soft, ma dovrà gestirla. La media è una soluzione “di durata”, ma potrebbe essere uno svantaggio nelle fasi iniziali.

Immagine in evidenza di Red Bull Content Pool, per gentile concessione