Un derby italiano in terra austriaca. La gara della Moto3 del GP di Stiria è uno shootout di un giro tra Celestino Vietti Ramus e Tony Arbolino, che si conclude a favore del primo. E’ la prima vittoria in carriera per “Celin”, che riporta al successo il suo team VR46 per la prima volta dal 2017.
Arbolino finisce in seconda posizione, con il podio che è completato da Ai Ogura. un piazzamento importante per il giapponese, che sale secondo nel mondiale grazie anche alla scivolata di John McPhee. Albert Arenas finisce in quinta piazza, raccogliendo punti pesanti per il campionato.
Quarta posizione per Gabriel Rodrigo, al suo miglior risultato stagionale. Darryn Binder, Tastuki Suzuki, Raul Fernandez, Stefano Nepa e Sergio Garcia completano la top ten.
Buon piazzamento per Dennis Foggia e per Andrea Migno, 11esimo e 13esimo rispettivamente. Migno ha dovuto scontare un Long Lap Penalty ad inizio gara per il contatto con Maximilian Kofler in Q1.
Gli altri italiani: Niccolò Antonelli 16esimo, Romano Fenati 17esimo, Davide Pizzoli 23esimo. Non conclude la gara Riccardo Rossi, causa caduta.
GP Stiria, la cronaca della gara Moto3
Rodrigo parte a razzo, ma nel rettilineo di curva 3 Arbolino lo brucia e si mette a comandare. Il duo, assieme a Suzuki e Fernandez, riescono a creare un piccolo gap nei confronti del gruppo degli inseguitori, composto da Ogura, McPhee, Arenas, Vietti e dal duo Tech3 di Ayumu Sasaki e Deniz Oncu. Al gruppo si aggiunge Darryn Binder, il quale si aggancia al quartetto di testa segnando il nuovo record della pista.
Il sudafricano e McPhee sono i primi a ricucire lo strappo dai primi quattro. Ci riescono grazie anche a Rodrigo, che a partire dal nono giro attacca Arbolino soffiandogli la prima posizione. Tony si riprende la testa subito dopo.
La parte centrale della gara è la solita bagarre della Moto3, con il coltello tra i denti. Fernandez perde il gancio con il plotone, causa alcuni errori in staccata. Vietti risale fino alla top 4, assieme a Ogura. Arriva anche McPhee, che attacca con staccate poderose.
Al contrario, Rodrigo e Binder perdono posizioni, mentre Arenas sembra molto accorto e poco aggressivo. Lo spagnolo del team Aspar scende fino all’undicesima posizione, per poi risalire un po’.
Il finale regala un primo colpo di scena. A cinque giri dalla fine, Oncu sbaglia la staccata di curva 1, tamponando Sasaki. Il giovane turco viene trasportato in barella al centro medico, ma è cosciente. Entrambe le KTM Tech3 sono fuori gara.
L’harakiri dei due compagni di team permette ad Arbolino, Vietti e Ogura di aprire un piccolo gap nei confronti di Rodrigo e Arenas risalito fino alla quinta posizione. A due giri dal termine il secondo colpo di scena, con la caduta di McPhee.
L’ultimo giro è un derby italiano tra Vietti e Arbolino, con Ogura che segna un po’ il passo. Tony è velocissimo in rettilineo, ma “Celin” è più efficace nei cambi di direzione. L’esito finale in curva 9, dove “Arbo” tenta un sorpasso senza esito. Ci riprova all’ultima curva, ma perde per un attimo la sua Honda, permettendo a Vietti di vincere con un piccolo distacco.
Da segnalare il contatto tra Romano Fenati e Kaito Toba, che causa la caduta del giapponese del Team Ajo. Il pilota ascolano taglierà il traguardo in 17esima posizione.