Takaaki Nakagami c’è nel GP di Teruel della MotoGP, e batte un colpo in FP2. Già veloce la mattina, il giapponese di Honda LCR mostra un’ottima forma nel pomeriggio, primeggiando il turno dall’inizio alla fine. “Taka” lascia giusto la testa a Joan Mir, quando lo spagnolo di casa Suzuki inaugura il time attack. Ma al numero 30 basta un solo giro lanciato, con gomme morbide, per riprendersi il maltolto. Con 1’47″782, Nakagami è primo sia nella FP2 che nella combinata, la quale decide i dieci nomi che accedono alla seconda sessione di qualifiche.
A Nakagami segue Maverick Vinales, capace di arrivare a meno di due decimi dal giapponese nell’ultimo tentativo. Stesso discorso per Cal Crtuchlow, il quale artiglia il terzo tempo grazie proprio al tentativo finale. Comunque è un buon venerdì per l’inglese, che sembra essersi messo a posto fisicamente.
Buoni segnali di progresso per Fabio Quartararo, autore del quarto tempo. Il francese è sembrato in affanno nella FP1, dove aveva siglato il 17esimo tempo. Nel pomeriggio, “El Diablo” ha proseguito il lavoro in ottica gara girando con gomme medie, ma è apparso subito più veloce rispetto alla mattinata. Non è andato altrettanto bene Franco Morbidelli, che a differenza del compagno di team non migliora il crono mattutino. E’ 15esimo nella combinata, lontano dalla zona della Q2.
Buona prova per Joan Mir, quinto a quattro decimi da Nakagami. Il maiorchino è il nuovo leader del mondiale dopo il GP di Aragon, ma ha già ribadito che andrà all’attacco. Con il sesto tempo, Alex Rins conferma la validità della Suzuki sulla pista di Alcaniz.
Bel balzo in avanti di Iker Lecuona, che nel time attack porta la KTM Tech 3 al settimo posto. Il valenciano precede il compagno di marca Pol Espargaro, il fratello maggiore Aleix e Alex Marquez, che chiude la top ten. Il pilota HRC è uno dei pochi che non migliora il tempo della mattinata, cosa che gli permette di classificarsi sesto nella combinata.
GP Teruel MotoGP, Dovizioso è andato meglio nelle FP2?
Il venerdì di Andrea Dovizioso e della Ducati si conclude con un disastro totale. Il Dovi siede al 18esimo posto, e paga quasi un secondo e mezzo da Nakagami. Ma la tragedia è che tutti i piloti della casa bolognese sono indietro, a tal punto che nessuno di loro è attualmente in lizza per l’accesso diretto in Q2.
Il migliore della pattuglia è Johann Zarco, 13esimo con la Desmosedici 2019 di Avintia Racing. Segue Jack Miller, che apre il filotto delle moto ufficiali che di fatto chiudono la classifica. Danilo Petrucci è 17esimo, Dovizioso 18esimo, Bagnaia 19esimo. Pecco ha rischiato anche qui di finire ultimo, un’umiliazione che gli è stata involontariamente risparmiata da Tito Rabat. Il torinese è anche caduto a fine turno, complice una perdita d’anteriore in curva 1 senza conseguenze.