Scontata la squalifica di nove mesi per quanto accaduto in occasione del Giro di Polonia 2020, Dylan Groenewegen ripartirà dalle strade del prossimo Giro d’Italia, il cui inizio è previsto per l’8 maggio a Torino.
Dylan Groenewegen: perché era stato squalificato?
Lo scorso 5 agosto, a Katowice, in occasione di una tappa del Giro di Polonia, il corridore olandese della Jumbo-Wisma spinse a pochi metri dal traguardo contro le transenne il connazionale Fabio Jakobsen, che ha rischiato la vita e soltanto dopo una serie di interventi chirurgici è riuscito a di nuovo in bici in occasione del Giro di Turchia.
Questa manovra maldestra costò a Groenewegen una squalifica di nove mesi e soprattutto critiche feroci da parte di tutto l’ambiente. Su di lui, comunque, pende ancora una denuncia da parte della Deceunink-Quick Step, la squadra di Jakobsen. L’olandese è, però, contento di ritornare in attività: “Ho ricevuto molti messaggi d’affetto dopo quanto successo , ma sono certo che ci saranno reazioni negative al mio ritorno. Ho parlato con Fabio Jakobsen prima che andasse in Turchia e sono stato felice di vedere quanto bene ha fatto li. Ora non vedo l’ora di riprendere anche io a correre e sono felice di poterlo fare in una bella corsa come il Giro d’Italia”.
Il direttore sportivo della Jumbo-Wisma, Martijin Zeeman, ha spiegato il cambio di programma che avrebbe dovuto prevedere il rientro di Groenewegen al giro di Ungheria: “Avevamo previsto un bel programma per lui che gli avrebbe permesso di tornare in gruppo con più discrezione. Tuttavia, a causa del Coronavirus, diverse corse sono state rimandate. Con questa soluzione scegliamo qualcosa di sicuro. Dylan ha lavorato duramente per rientrare, ma non ha ritmo di gara e dovrà trovare un posto in gruppo dopo quello che è successo. Al momento questa è la priorità. Con David Dekker abbiamo un altro uomo veloce in squadra, quindi abbiamo più opzioni in base in base alla situazione. Spero che prima di tutto che tutti gli altri corridori diano a Dylan la possibilità di rientrare serenamente”.