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Guardiola e l’ossessione Champions: “Se non la vinco, ho fallito”

In attesa di sfidare il Real Madrid per il return-match degli ottavi di finale di Champions League, l’allenatore del Manchester City, Pep Guardiola, ai microfoni di Dazn, non si nasconde e sa bene che il trofeo continentale rappresenti l’unico obiettivo stagionale: “Bisogna vincere , perché non so cosa proverei nel vedere che ancora non è successo. Ci ho provato il primo anno, il secondo, il terzo, il quarto….tutti gli anni in cui sono stato qui. Se posso giocarla, posso vincerla, se non la vinco avrò fallito. L’ importante è averci provato, quello che ho vinto in passato non mi da’ il diritto morale di saperne di più”.

L’ allenatore spagnolo si è poi soffermato a parlare del collega avversario, Zinedine Zidane: Se ha fatto quello cje ha fatto vincendo tre Champions consecutive e togliendo tre scudetti al Barcellona quando il Barcellona ha dominiato negli ultimi 10 anni come mai nessuno al mondo, dimostra le sue capacità”.

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Guardiola non dimentica il suo più grande rivale, Jurgen Klopp, allenatore del Liverpool: “È il rivale più duro che abbia mai affrontato in carriera. Domina in tutto. Se ti lasci dominare ti blocca in area e non ne esci più. E quando sei invece tu a dominare, corrono.come nessun altro e sono velocissimi nell’indietreggiare. Sono molto forti anche nella strategia”.

Infine rivolge un pensiero sul mondo del calcio durante il Coronavirus: “Speriamo di non allontanarci dal tifoso e dedicarci solo al business. In questo momento si può solo pensare al business perché il tifoso non può venire allo stadio, ma non è un problema solo del calcio, è un problema che riguarda negozi, ristoranti, i lavoratori in generale, i musicisti, le librerie…nel mondo tutti si stanno riadattando a questa situazione”.