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I piloti di F1 e il principe saudita sui diritti umani

La stagione di Formula Uno si avvicina al suo undicesimo Gran Premio che si correrà domenica 1 agosto in Ungheria. Poi ci sarà la pausa estiva e si riprenderà il 29 agosto in Belgio. Mancano ancora diverse gare alla fine del mondiale e la penultima si terrà in Arabia Saudita. I piloti di F1 hanno discusso con il principe saudita sull’importanza dei diritti umani.


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Perchè i piloti di F1 e il principe saudita hanno discusso dei diritti umani?

Uno degli ultimi appuntamenti della stagione 2021 di Formula Uno, si terrà in Arabia Saudita, a Jeddah. La scelta del luogo ha impensierito diversi piloti, soprattutto Hamilton molto attivo nel sociale, che si sono preoccupati delle condizioni in cui il popolo versa. Il principe saudita, Khalid Bin Sultan Al Faisal promotore del GP, ha mantenuto un atteggiamento assolutamente aperto nei confronti del dialogo e ha spiegato: “Mi sono incontrato a Silverstone con un paio di piloti, non farò i loro nomi ma Lewis Hamilton non era uno di loro. Ho affrontato le loro preoccupazioni e ho parlato apertamente con loro. Ho detto loro di recarsi in Arabia anche prima del Gran Premio per vedere com’è la situazione e farsi un’opinione. Qualunque cosa io dica del mio paese, è meglio che le persone vengano a vederlo direttamente, a incontrare la gente del posto e poi farsi un’idea”. Al Faisal pensa quindi che l’Arabia Saudita sia assolutamente idonea ad ospitare il GP ma desidera che i piloti siano liberi di visitarla per convincersene.