Altra idea. Destinata probabilmente a rimanere tale. Dopo 16 anni, dopo aver vinto tutto, Sergio Ramos lascia i “Blancos”: la Roma riflette. Più che altro Mourinho. Consapevole dell’esigenza di mercato e di un progetto ambizioso, con poche risorse, si cerca il modo di trovare uno spiraglio per dar seguito ad una valida alternativa nel reparto più delicato.
Sergio Ramos: pro e contro la Roma riflette
Un lungo video per ricordare le gesta del difensore con la “camiseta blanca”. Un atto pieno di sentimento e di emozione per tutti. Cresciuto tra le fila del Real, conquistando l’ammirazione ed il rispetto di tutti, senza dubbio una delle grandi leggende del Real Madrid, l’uomo della “Decima”, un simbolo di quello che questo club rappresenta per milioni di persone. Uno dei capitani più amati, per sempre ambasciatore dei “Blancos”. Si conclude un percorso magnifico, che ad oggi presenta sicuramente diverse opzioni. Molti i club che accoglierebbero il difensore, pochi che ne riescono a coprire l’ingaggio. Valida alternativa in primo luogo il Sevilla di Monchi, ma soprattutto il Psg. Alla Roma di Pinto non rimane che giocarsi il “jolly” dello “Special One” che però non basta. 9 milioni a stagione, 101 gol al Real, cifre incredibili per un difensore. Tutta la stima e le garanzie di José Mourinho non basterebbero per il suo ingaggio in giallorosso.
Monchi al lavoro: il Siviglia prende forma
La Roma “cattiva” di José
La novità consiste in una telefonata di Josè Mourinho al suo ex leader ai tempi del Real. Celebrità “cattive” come lui sono nella media dei giocatori necessari per rifondare un ciclo vincente come lo era stato una ventina di anni fa. Sicuramente le ambizioni di Ramos, abituato a competizioni di primissimo livello sono un ostacolo. A 35 anni suonati, suscita ancora l’interesse di mezza Europa, Milan in primo luogo, dove troverebbe il suo idolo di sempre Paolo Maldini. A favore della Roma, “Mou” di cui il difensore si fida, la piazza, nella quale sarebbe considerato un semidio ed in maniera più concreta il Decreto Crescita che dimezzerebbe la maxi-somma al lordo per il suo ingaggio, in buona sostanza l’aiuto del Fisco. In Italia, infatti, lo spagnolo può sfruttare le agevolazioni fiscali introdotte nel 2017 e nel 2019. Secondo tali normative vengono applicate per i primi tre anni delle tariffe forfettarie sulla tassazione dei redditi non dichiarati entro i confini italiani ed un relativo “forfeit” minore per i parenti degli atleti con lo scopo di attrarre i professionisti stranieri nel nostro paese. In buona sostanza si prevede una esenzione ai fini IRPEF del 70% dei redditi. Ramos ci sta pensando, Mourinho anche, un affare difficile ma comunque un segnale positivo: lo “Special One” vuole una Roma “cattiva” e vincente.