Manca ancora l’ufficialità, ma gennaio dovrebbe essere il mese giusto per l’introduzione del fuorigioco semiautomatico, già in uso in Champions League e ai Mondiali in Qatar, anche in Serie A. I test effettuati per sperimentare la nuova tecnologia tra gli arbitri hanno dato esito positivo, ragion per cui si attende solo l’autorizzazione definitiva di Figc e Lega prevista per la ripresa del campionato.
COSA SI INTENDE PER FUORIGIOCO SEMIAUTOMATICO E COME FUNZIONA?
Il nuovo sistema, denominato SOAT, si baserà sulla cosiddetta “Limb-tracking tecnology”, ovvero una tecnlogia di tracciamento delle arti. Saranno presenti dalle 10 alle 12 telecamere, installate all’interno degli stadi dedide a registrare lo”scheletro” del giocatore, concentrandosi su 29 punti diversi del corpo e inviando immagini da 50 frame al secondo. In questo modo verrà riprodotta e calcolata al computer la posizione di un giocatore al momento della partenza del giocatore, così da stabilire nell’arco di 3-5 secondi, la regolarità o meno dell’azione. Per il momento, diversamente da quanto sta avvenendo in Qatar, il chip presente nei palloni che invia dati alla sala video.
Ad ogni modo, la decisione finale su un fuorigioco attivo o passivo la prenderà sempre l’arbitro in campo e quello della sala Var quello.
Fuorigioco automatico: la Fifa ci pensa
aMarco Van Basten: “Aboliamo il fuorigioco per migliorare il calcio”