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Il motore di Hamilton è stata la grande sorpresa del weekend

Il nuovo motore di Lewis Hamilton ha permesso al sette volte iridato di essere il protagonista indiscusso del weekend di F1. Tuttavia, non è chiaro come il team Mercedes sia riuscito a fornire una tale potenza al sette volte campione del mondo.

Motore Hamilton: cosa ha di diverso rispetto ai precedenti?

La grande vittoria di Lewis Hamilton in Brasile ha riaperto i giochi per la lotta al titolo, consegnando un finale di stagione ancora tutto da scrivere. Il sette volte campione del mondo ha sfruttato al meglio (e al massimo) il suo nuovo motore recuperando circa 25 posizioni tra il sabato e la domenica. Ovviamente i meriti sono da dividere con il team e il reparto dedicato alla power unit che ha donato al britannico un super motore. Hamilton ha infatti toccato i 339 km/h durante il weekend, una cifra spettacolare, quasi irreale specie se paragonata ai 303 km/h del suo compagno di scuderia Valtteri Bottas. La domanda dunque sorge spontanea, come è stato possibile questo? Sappiamo che la FIA non impedisce ai team di intervenire sulla power unit durante la stagione per migliorare l’affidabilità e non le prestazioni. Red Bull ha però protestato più volte in merito al misterioso guadagno di prestazione della W12 a partire dal Gran Premio di Turchia. Il weekend del Brasile ha confermato queste proteste che però non trovano ancora spiegazione e soprattutto non descrivono nulla di irregolare, sfortunatamente per Red Bull.

Un motore con una vita minore

La possibilità è che Hywel Thomas, capo dei motoristi di Brixworth, abbia preparato un motore con una vita inferiore (2500 km) rispetto ai 7000 km consueti per le power unit. Il lavoro inoltre è stato concentrato sulla pressione in camera di combustione che ha consegnato circa 15 cavalli in più rispetto alla precedente power unit. Una tattica rischiosa quella scelta da Mercedes che però ha riaperto i giochi per i tre capitoli finale del campionato mondiale.

Sito ufficiale f1.com