L’Inter vince di nuovo. Il Toro Martinez prende per le corna il Torino e la squadra di Conte si gode un altro successo (1-2). Mentre il Milan perde ancora terreno sulla capolista, capitolando a San Siro contro un Napoli bello e ordinato (0-1). Ronaldo invece risponde alle critiche dopo la sciagurata prova contro il Porto, che è costata l’eliminazione in Champions alla Juventus: il portoghese fa tre gol e affonda il Cagliari (1-3). Nella lotta per un posto in Champions, Atalanta e Lazio battono le matricole Spezia (3-1) e Crotone (3-2), mentre la Roma perde clamorosamente a Parma (2-0). In coda, Fiorentina e Bologna, battendo rispettivamente Benevento (1-4) e Sampdoria (3-1), si levano momentaneamente dalla zona più calda della classifica, così come l’Udinese che pareggiando (1-1) a Marassi contro il Genoa di Ballardini, mette un altro punto in cascina, a garanzia di una salvezza oramai quasi raggiunta. Nel duello tra gli allenatori più brillanti del nostro Campionato, De Zerbi batte Juric (Sassuolo-Verona 3-2).
Il Toro Martinez prende per le corna il Torino: Inter ancora vincente
A 5′ dal termine il Toro Martinez prende per le corna il Torino e la squadra di Conte vince la sua ottava partita di seguito. L’Inter non aveva immaginato di potere patire così tanto la squadra granata, per portare a casa questi tre punti. Il mister granata, Davide Nicola, però, è stato bravo ad imbrigliare i nerazzurri. L’Inter ci ha messo più di un’ora per trovare la strada del gol: il primo è arrivato solo per via di una massima punizione di Lukaku (62′). Poi i nerazzurri sono riusciti nell’impresa di farsi recuperare un gol da Sanabria (70′) e quindi hanno dovuto penare parecchio, per riuscire a ritornare in vantaggio, perché Nicola stava riuscendo a blindare la partita sul pari. Se il Toro, Lautaro Martinez, non avesse preso per le corna il Torino con quel colpo di testa, i granata sarebbero riusciti a salvare la partita.
C’è da dire che l’Inter sull’1-0 ha avuto la grandissima occasione di chiudere la partita con un tiro ravvicinato di Hakimi, che Sirigu ha miracolosamente deviato in angolo. Ma a Roma, ricordiamo che una simile occasione sprecata da Vidal, portò la squadra a non raddoppiare e poi il romanista Mancini li punì all’ultimo secondo. Qui, più o meno, stava andando alla stessa maniera. Solo che l’Inter, stavolta, ha avuto più tempo per rimediare al pareggio di Sanabria. Ma quanta fatica inutile per non essere riuscita a matare una partita che poteva già chiudere ben prima dei 90′.
Il Milan dice addio ai sogni di gloria
Il gol di Napolitano spegne definitivamente la luce di speranza dei sogni di gloria del popolo rossonero. Sono nove adesso i punti di svantaggio sui nerazzurri. È stato bello sognare per un po’. Ad un certo punto della stagione si era anche iniziato a crederci in questo tricolore. Tutto girava bene: una possibilità dagli undici metri arrivava quasi ogni settimana. L’Inter, anche, perdeva i suoi colpi, lasciando punti qua e là: ricordiamo la sconfitta a Marassi contro la Samp, il pareggio interno contro il Parma. La Juve pure, non sembrava disputare una delle due migliori stagioni. Poi, dal nuovo anno, tutto è cambiato: sono arrivate le prime sconfitte in Campionato contro Atalanta e Juve. Le pesantissima debacle di La Spezia. In poco più di due mesi la squadra di Pioli ha perso: contro la formazione di Pirlo, quella di Gasperini, quella di Italiano. Poi ha perso in Coppa Italia e in Campionato contro l’Inter e ieri sera è avvenuto il crollo contro il Napoli.
Nel frattempo però ci sono state anche le belle vittorie a Roma e a Verona contro le formazioni di Fonseca e Juric e questo può fare bene augurare per il futuro. Di fatto è che si è tornati con i piedi ben piantati per terra e, adesso, il Milan dovrà sudarsi ogni traguardo. Sì anche quello per conquistarsi un posto nella prossima Champions. Giovedì, intanto, ad aspettare i rossoneri, c’è già un fantastico duello contro il Manchester United in Europa League. Dopo il pareggio all’ultimo secondo all’Old Trafford, il Milan può pensare di guadagnare qualificazione ai quarti della competizione continentale. Sarà certo un’impresa riuscire ad eliminare la squadra di Solskjaer dall’Europa League.
Ronaldo si riprende lo scettro del Re
Martedì, dopo l’eliminazione contro i suoi connazionali del Porto, gli erano piovute in testa un sacco di critiche. Per la terza volta nei suoi tre anni alla Juventus, era uscito dalla massima competizione continentale, contro avversari non certo di alto rango (Ajax, Lione, Porto). Inoltre risultando essere il primo responsabile di questa eliminazione. Sì, lui, Cr7, è saltato in barriera, causando il gol qualificazione dei portoghesi. Certo neanche questi tre gol, questi tre punti che si è conquistato da solo contro il Cagliari, possono supplire a una pecca così grande, come quella di essere riusciti a farsi cacciare dal Porto agli ottavi di una Champions League, che era il primo obiettivo della stagione. Però, quello che è da registrare, da riconoscere, da rendere onore a Cristiano Ronaldo è: la Determinazione del Campione.
Sì, Cristiano Ronaldo è un Vero Campione. Come questi suoi tre gol non vanno a supplire l’eliminazione contro il Porto. L’eliminazione contro il Porto non va ad inficiare sulla sua grandezza. Riuscirà ancora a vincere una Champions o un Pallone d’Oro, Cristiano Ronaldo, prima di chiudere la sua gloriosa carriera? Staremo a vedere. Intanto, per il momento, nel suo personale palmarès, ci sono: cinque Champions League e altrettanti Palloni d’Oro conquistati, quattro Scarpe d’Oro, i suoi The Best FIFA Men’s Player, i suoi lazzi e mazzi…