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Indianapolis 500 2021: Castroneves nella storia

La 500 miglia di Indianapolis 2021, edizione numero 105, scrive la storia. Helio Castroneves trionfa per la quarta volta in carriera, scrivendo il suo nome nell’albo d’oro. Con questa prestazione, il 46enne di San Paolo eguaglia mostri sacri come AJ Foyt, Al Unser Sr e Rick Mears, diventando il più vincente di sempre. Il portacolori del Meyer Shank Racing prevale sul giovane Alex Palou, al termine di una battaglia intensissima. Lo spagnolo è comunque OK, in una domenica complicata per il team di Ganassi. Simon Pagenaud conclude terzo, dopo essere partito dalla 26esima casella. Il francese di Penske precede Pato O’Ward, in lizza per la vittoria fino all’ultimo. Ed Carpenter, Santino Ferrucci, Sage Karam, Rinus VeeKay, Juan Pablo Montoya e Tony Kanaan sono i primi dieci.

Come da tradizione, “Spiderman” Castroneves celebra la sua vittoria arrampicandosi sulle reti.

Indianapolis 500: cosa succede nella gara delle gare?

La prima metà di corsa è piuttosto lineare, con pochi sorpassi. I piloti in questa fase pensano a non fare errori ed ad attuare strategie di fuel saving, per allungare il più possibile lo stint. In questa fase si mette in luce l’Ed Carpenter Racing, con Rinus VeeKay a lungo in testa. L’olandese è autore di un duello interessante con Colton Herta per la prima posizione, anche se non ci sono veri e propri attacchi. In seguito Rinus deve vedersela con il compagno di squadra Conor Daly, prima che un pit stop lento non farà perdere tempo al figlio d’arte.

La gara si accende nell’ultimo quarto. Il gioco delle soste premia Palou, che prende la testa al restart del giro 124. Il catalano è inseguito da O’Ward e da Castroneves. Il brasiliano, partito ottavo, rimane in top ten tutto il tempo, ma non azzarda alcuna mossa se non nelle fasi finali. Gli ultimi 20 giri sono da antologia, con Helio e Alex che si sorpassano tra loro senza esclusione di colpi. Il duello favorisce il rientro di O’Ward, Carpenter e Pagenaud, che grazie alle strategie risale la china. Al penultimo giro, Helio fa la mossa decisiva su Palou, chiudendo la partita. Lo spagnolo non riesce a replicare alla tornata successiva, a causa del traffico che avvantaggia il paulista. Al traguardo, la gioia del 46enne è incontenibile.

La gara è caratterizzata da due sole caution, una al giro 35 e l’altra al giro 119. La prima è ad opera di Stefan Wilson, che sbaglia la frenata in corsia box distruggendo la sospensione della sua Dallara. La seconda vede protagonista Graham Rahal, che perde una ruota mal fissata durante il pit stop. Per un attimo si sfiora il dramma, quando tale ruota va a colpire la monoposto di Daly, fortunatamente senza conseguenze. Errori ai box anche per Will Power e Simona De Silvestro, i quali si girano facendo spegnere il motore. Per la lady svizzera l’errore è particolarmente doloroso, perché le costa oltre 30 giri. Chiuderà all’ultimo posto la sua prima Indy dopo sei anni di assenza.

Rossi e Dixon, gli sventurati

Oltre alla vittoria di Castroneves, non preventivata da nessuno, l’altro grande colpo di scena della Indianapolis 500 2021 viene da due candidati al successo, Scott Dixon e Alexander Rossi. Il neozelandese parte dalla pole, ma rimane scottato dalla prima caution. Quando la gara viene neutralizzata, Scott non ha ancora pittato, ed il suo serbatoio è vuoto. Costretto a rientrare con la pit lane ancora chiusa, il sei volte iridato perde un giro, giocandosi ogni chance. Stesso discorso per Rossi, anche lui a secco. Dixon recupera il giro perso solo nell’ultimo stint, grazie ad una tattica del muretto box che lo tiene in pista molto più a lungo. Rossi, dal canto suo, non riesce a recuperare, anzi, perde un altro giro. Al traguardo è 29esimo: la maledizione continua.


Indianapolis 500: Dixon fa poker nelle qualifiche

Classifica di gara