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Indianapolis 500, PL3: Sato ritorna al top

Le PL3 della Indianapolis 500 parlano ancora giapponese. Su una pista soleggiata e asciutta, Takuma Sato s’issa di nuovo in cima alla classifica dei tempi, ma occorre fare dei distinguo. Il Chip Ganassi Racing sembra in forma, il Team Penske si nasconde. Si sente già odor di qualifica…Romain Grosjean cerca di acclimatarsi al catino dell’Indiana, con alterni risultati.

Indianapolis 500: cosa succede nelle PL3?

La pioggia incessante è sparita, lasciando spazio al sole e persino al caldo. Come nella giornata di martedì, anche in quella del giovedì Sato realizza il crono top sfruttando una mega scia lungo il tracciato, con una media di 227.519 mph. Questo tempo lo ottiene durante l’ultima ora di sessione, la cosiddetta “Happy Hour”. Scott Dixon si mette in seconda posizione, con 227.335 mph. La sorpresa della giornata è David Malukas, che con 226.868 mph si piazza in terza posizione con la Dallara Honda del Dale Coyne Racing. JR Hildebrand è quarto con 226.846 mph, davanti a Jimmie Johnson con 226.409 mph: l’ex iridato NASCAR si sente a casa qui a Indy. Completa la top six Pato O’Ward, con 226.048 mph.

Prove tecniche di qualifica

Tutti i tempi che “fanno classifica” provengono da scie e traini vari, fenomeni che a Indianapolis fanno sempre la differenza. Tuttavia, in questo giovedì di prove, i team si stanno concentrando sul passo della qualifica, visto che sabato si comincia a fare sul serio. Per gran parte del tempo, i piloti girano in solitaria, simulando il run di quattro giri che decide la posizione di partenza. Guardando la lista dei tempi senza scia, l’ordine cambia abbastanza: per farvi un’idea, il leader Sato è solo 29esimo in questa mini classifica dall’alto valore. In cima a questa lista nascosta c’è Will Power, solo 21esimo assoluto. L’australiano ed i suoi compagni di team Penske si sono concentrati sulla prestazione pura più che sul comportamento dell’auto in scia. Josef Newgarden è addirittura 31esimo assoluto, ma quarto nella leaderboard senza scia. Occhio anche all’Andretti Autosport, che con Alexander Rossi è in top five nella classifica della prestazione pura ma solo 15esimo nell’assoluta. Romain Grosjean fa invece fatica in tutte le situazioni, sfiorando il muretto esterno in curva 2 e non brillando troppo nelle performance. Comunque ha evitato d’innescare la bandiera gialla, che fa comunque capolino per l’attraversamento di un’altra volpe. La Indianapolis 500 piace davvero a tutti, anche agli animali!


Classifica