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I movimenti di mercato della IndyCar Series

Con la conclusione della stagione 2019, la IndyCar prepara il suo “lungo inverno”, preparando il suo 2020.

Per quanto riguarda i team maggiori, il Team Penske mantiene inalterata la sua rosa di piloti. Il campione 2019 Josef Newgarden rimane al timone del team del “capitano” Roger Penske, con al fianco Simon Pagenaud e Will Power.

Lineup invariata anche per Ganassi, con Scott Dixon e Felix Rosenqvist confermati da tempo. A loro si aggiungerà una terza vettura per l’ex di F1 Marcus Ericsson.

Andretti Autosport passa da quattro a cinque vetture: al fianco di Ryan Hunter-Reay, Alexander Rossi, Marco Andretti e Zach Veach si accoda il giovane Colton Herta, schierato dalla struttura “satellite” Harding Steinberger.

Il team Schmidt Peterson, infine, dopo aver perfezionato la collaborazione con la McLaren, deve decidere chi affiancherà James Hinchcliffe. Tra nomi concreti (Oliver Askew e Conor Daly) e nomi fantasiosi (Felipe Nasr e persino Nico Hulkenberg), alla fine il candidato numero 1 per il sedile arancio papaya è Patricio O’Ward, appena uscito dal Red Bull Junior Team.

I team più piccoli, invece, stanno ancora allestendo il grosso del programma, complice la difficoltà di reperire il budget. AJ Foyt, ad esempio, ha perso lo sponsor ABC Supply, e deve decidere se continuare con due vetture oppure no. In tal caso, la coppia di brasiliani Tony Kanaan e Matheus Leist dovrebbe ritornare per un altro anno.

Dale Coyne possiede una delle strutture più longeve del campionato, ma deve sempre allestire i programmi all’ultimo momento per ragioni economiche. Se Sebastien Bourdais non si tocca, grazie anche al supporto di Jimmy Vasser, servono soldi per mantenere il sedile a Santino Ferrucci. Comunque, il giovane statunitense rimane la prima scelta.

Bobby Rahal conferma il figlio Graham e Takuma Sato, e spera di poter schierare una terza vettura.

Michael Shank si separa dal team Schmidt per rimanere legato alla Honda, e cerca un nuovo partner. Le possibilità sono Andretti e Ganassi. Sul fronte conduttori, Jack Harvey è in cima alla lista.

Ed Carpenter vuole riconfermare Spencer Pigot e sta cercando un altro pilota che guidi la sua vettura sui tracciati stradali, dove lui non corre. In pole position c’è Rinus van Kalmthout (VeeKay per gli amici), 19enne olandese che ha provato la macchina nel corso di una sessione di test a Mid Ohio.

Dalla European Le Mans Series arriva il team Dragonspeed, che schiererà una vettura a motore Chevrolet per Ben Hanley, mentre il futuro del Carlin Motorsport è ancora tutto da scrivere.

On board di Conor Daly in azione a St. Louis.

E Fernando Alonso? L’asturiano dovrebbe tornare a Indianapolis una terza volta, ma non è chiaro se con McLaren o no. Comunque, il due volte iridato di F1 ha escluso di prendere parte ad una stagione completa.

Il calendario IndyCar 2020, che vedrà il ritorno sull’ovale di Richmond per la prima volta dal 2009: https://www.indycar.com/Schedule?year=2020