Veni, vidi, vici. In realtà le cose non vanno proprio così, ma Colton Herta appare un vero e proprio conquistatore a St Petersburg, seconda prova della IndyCar 2021. Il figlio d’arte firma la pole al sabato, e poi comanda 97 dei 100 giri in programma, senza la benché minima sbavatura. Un dominio tanto incontrastato quanto imbarazzante, perché il portacolori dell’Andretti Autosport si mette dietro ben due vetture del Team Penske. Josef Newgarden e Simon Pagenaud completano il podio, precedendo un eccellente Jack Harvey. Scott Dixon è quinto dopo una prestazione anonima ma consistente. Takuma Sato, Marcus Ericsson, Will Power, Rinus VeeKay e Sebastien Bourdais completano la top ten.
IndyCar 2021: cosa succede a St Petersburg?
Herta parte dalla pole, e conduce tutti i giri di gara tranne tre. Basterebbe questa frase per terminare la cronaca della gara, dove il giovane talento di casa Andretti mette tutti in riga. Ma è anche interessante scoprire il suo segreto. Innanzitutto, la sua Dallara Honda è a postissimo, come testimoniato dalla grande pole del sabato e dal passo gara evidenziato nel warmup. In secondo luogo, la strategia del muretto box è azzeccata. Su una pista cittadina, che “gratta” le gomme, bisogna accarezzarle il più possibile. Ed è quello che fa Colton, autore di due soste e di un primo stint piuttosto lungo con la mescola morbida. Il resto ce lo mette il pilota, capace di mantenere la calma anche dopo il giro 77, quando la caution per l’uscita di Jimmie Johnson fa evaporare il suo enorme vantaggio.
Newgarden, dal canto suo, fa quel che può per arginare lo strapotere di Herta. Il due volte iridato è il primo inseguitore del numero 26, ma non riesce a stargli alle spalle. Dopo la neutralizzazione del 77esimo giro, cerca di attaccare il leader, approfittando del fatto che ha montato le dure, mentre Josef ha le morbide. Ma non c’è niente da fare. È comunque una prestazione positiva per il vicecampione 2020, e per il boss Roger Penske. Il “Capitano” può sorridere per il terzo posto di Simon Pagenaud, finalmente ritrovato, e per l’ottavo di Will Power. L’australiano, fresco di rinnovo con il team, partiva dalla 20esima posizione.
Chi scende, chi sale
La gara IndyCar 2021 di St Petersburg non è movimentata come al solito, ma non mancano gli spunti d’interesse. Oltre a Power, anche Takuma Sato rimonta alla grande. Partito 16esimo, il giapponese risale sesto, grazie alla tattica ed ad ottimi sorpassi. Cosa che non riesce ad Alexander Rossi, che dopo essere uscito dai box si scontra con Graham Rahal bucando uno pneumatico. Ottima la prova di Jack Harvey, partito in prima fila e quarto al traguardo, molto meno quella di Pato O’Ward, che da quinto scivola 19esimo tra poco grip ed un tamponamento involontario ad Ed Jones. Delude anche Alex Palou, il vincitore del Barber. Lo spagnolo di Ganassi è 17esimo al traguardo, dopo aver pittato una volta di troppo.
La mini classifica dei rookie è vinta questa volta da Scott McLaughlin, 11esimo e autore di una prestazione solida. Romain Grosjean è 13esimo, mentre Jimmie Johnson è fanalino di coda anche questa volta. Il sette volte iridato NASCAR vola fuori pista ben due volte, innescando altrettante caution. Il risultato finale è una misera 22esima posizione, staccato di ben cinque giri dal vincitore.
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