Il coronavirus colpisce ancora. L’IndyCar Series annuncia oggi la cancellazione del GP di Long Beach, previsto per il prossimo 15 aprile. E’ invece confermata la gara di questo weekend a St Petersburg, che però si correrà senza pubblico, e con un programma ridotto.
La decisione di annullare la corsa nel sud della California era già nell’aria da diverso tempo. Lo stato con capitale Sacramento ha infatti riscontrato alcuni casi di positività al Covid-19, ed ha dichiarato ormai da giorni lo stato di emergenza. La stessa Long Beach, città portuale appartenente all’area metropolitana di Los Angeles, ha proibito ogni evento che preveda l’assembramento di molte persone in spazi ristretti. Quindi, la scelta era obbligata: annullare tutto, e basta.
Tuttavia, non si tratta di una cancellazione definitiva, o perlomeno si spera. La IndyCar infatti spiega nel comunicato che il GP di Long Beach verrà disputata in un secondo momento, con una data ancora da stabilire. Nel caso non si trovasse un weekend libero, è aperta la possibilità di una cancellazione definitiva, rimandando tutto quanto al 2021.
Per quanto concerne la gara di St Petersburg, prevista per questo fine settimana, la IndyCar ha deciso di seguire la stessa strada della NASCAR: si va avanti, ma con alcune novità.
A seguito di un colloquio tra la Indycar, il promoter della gara ed il comune della città, si è deciso che il round di St. Petersburg si svolgerà regolarmente, ma a porte chiuse. Il programma del weekend è ridotto a due soli giorni, con il sabato che condenserà le prove libere e le qualifiche. La domenica si svolgeranno warm up e gara, dopodiché tutti a casa. Nella speranza che al prossimo appuntamento, tutto ritorni alla normalità.