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IndyCar, XPEL 375: Newgarden fa il cowboy

Primo appuntamento su ovale per la IndyCar Series 2022. Il Texas Motor Speedway apre le porte alle monoposto per la XPEL 375, secondo round stagionale. Ed è un dominio incontrastato per il Team Penske, che qui ottiene il suo 600esimo successo in carriera. L’onore spetta a Josef Newgarden, il quale batte al traguardo il compagno di team Scott McLaughlin. Il due volte iridato pareggia il conto di successi annuali con il neozelandese, il quale mantiene la leadership provvisoria del campionato. Will Power sfiora il podio che avrebbe permesso a Penske di monopolizzare la top 3 della gara. Ma l’australiano alla fine è quarto, dietro un magistrale Marcus Ericsson. Grande prestazione per Jimmie Johnson, sesto dietro al sei volte campione Scott Dixon: l’esperienza della NASCAR qui gli torna utile. Alex Palou, Simon Pagenaud, Santino Ferrucci e Rinus VeeKay chiudono la top ten.


IndyCar 2022, St. Petersburg: McLauglin buona la prima


IndyCar, XPEL 375: cosa succede in pista?

Jack Harvey sbatte nelle prove, ed è unfit per la gara. Bobby Rahal chiama Ferrucci a sostituirlo. Felix Rosenqvist si prende la pole, ma la gioia dura appena un giro: McLaughlin, reduce da un weekend da sogno a St Petersburg, lo svernicia senza pietà. È solo un anticipo di un calvario che coinvolge non solo lui ma anche il compagno di team Patricio O’Ward. Al giro 104 entrambi pasticciano al box, con Felix che arriva lungo sulla piazzola e Pato che investe accidentalmente un suo meccanico (senza fargli male, però). Il messicano si becca un drive through per questo. McLaughlin domina allegramente in un pomeriggio dove i temi principali sono due: il consumo di gomme e carburante e le difficoltà di superare. Il consumo è un problema per Rinus VeeKay, che ha velocità ma deve sostare in anticipo per pneumatici che si degradano. Colton Herta deve gestire il carburante nei giri finali, ed è fuori dalla top ten. Il weekend è complicato per l’intero squadrone di Michael Andretti. Alexander Rossi anticipa la partenza ed è penalizzato: proprio mentre deve scontare la penalità l’americano si ferma per l’alternatore rotto. Ritiro anche per Romain Grosjean, alla sua prima su un superspeedway. Devlin DeFrancesco si trova immischiato in due caution. La prima è del giro 99, quando urta Takuma Sato spedendolo a muro: Taku in quel momento era in top five. La seconda bandiera gialla è del giro 129, quando Graham Rahal collide con Helio Castroneves, coinvolgendo il canadese.

Una poltrona per due

Alla fine della partita rimane solo il Team Penske a giocarsi il risultato di pregio. McLaughlin sembra avere il risultato in pugno, ma i doppiati gli erodono il vantaggio che ha costruito su Newgarden. Tuttavia, all’ultimo giro sembra fatta per il tre volte campione Supercars. Ma Josef s’inventa un sorpasso da leggenda all’esterno di curva 3, beffando il neozelandese in volata. Dopo la bandiera a scacchi, non sta più in sé dalla gioia. Sedicesima posizione per Callum Ilott, al debutto su un ovale veloce. Tre piazzamenti più dietro troviamo Christian Lungaard, penalizzato da un pit stop troppo lungo dopo il primo stint.


Classifica di gara