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Juve inciampa ad Udine: colpa di Szczesny

Juve inciampa ad Udine. Delle grandi del nostro campionato solo la Juve non coglie il risultato pieno. Eppure la squadra di Allegri stava dominando quella di Gotti. Ma in vantaggio di due reti, il suo portiere Szczesny compie due diavolerie e permette all’Udinese di recuperare il risultato da 0-2 a 2-2. Bene invece l’Inter di Simone Inzaghi che batte per 4-0 un Genoa ancora in vacanza. Ottimo inizio anche per le due squadre romane, Roma e Lazio, che hanno battuto con lo stesso punteggio di 3-1 la Fiorentina e l’Empoli. Vincono invece in trasferta e di misura l’Atalanta e il Milan: i bergamaschi per 2-1 sul Torino di Juric, i rossoneri per 1-0 sulla Samp del neo tecnico D’Aversa. Soffre ma vince il Napoli (2-0 sul Venezia), che per oltre un’ora è costretta a giocare in dieci per l’espulsione di Osimhen.

Juve inciampa ad Udine: Szczesny compie due diavolerie e l’Udinese recupera il doppio svantaggio

Non sono passati neanche 180 secondi che ad Udine la Juve è in vantaggio. Il gol lo ha segnato Dybala, che pare già rigenerato dalla cura Allegri. Alla Dacia Arena i bianconeri sono entrati in campo decisi, per conquistare i tre punti, consapevoli che per vincere la partita dovevano giocare da Juventus. In avvio, in campo, non ci sono né Cristiano Ronaldo, né Federico Chiesa. Mister Allegri opta per un 4-4-2, con Morata a fianco della joya di Laguna Larga, e Betancur e Ramsey in mezzo il campo. In difesa, sulla fascia destra di difesa, c’è Danilo, con Cuadrado schierato un po’ più avanti. Nella prima parte della gara la Juve è devastante e nulla può far prevedere quello che poi succederà nella seconda frazione di gara. La colpa di cosa è accaduto ad Udine, è da imputare al proprio portiere, Szczesny, che ha letteralmente regalato i due gol alla squadra di Gotti.

Juve inciampa ad Udine, ma potrebbe trattarsi solo di un incidente di percorso

La Juve è sembrata comunque in salute e questo è il caso di dire che si dovrebbe trattare di un incidente di percorso. Per quanto riguarda il mercato: Ronaldo dovrebbe restare, così come Dybala. Difficile però pensare che Chiesa non partirà da titolare nelle prossime partite, così come Locatelli. A centrocampo forse manca ancora qualcosa, ma se Mc Kennie dovesse trovare l’acquirente giusto potrebbe ritornare Pjianic, che ha Barcellona non ha spazio. Per il resto ci sembra una Juve ultra competitiva. Nel caso si sbloccasse la trattativa per Mbappé al Real Madrid e CR7 andasse al Psg, sarebbe una Juve che in avanti potrebbe sempre contare sull’apporto di questi giocatori: Dybala, Morata, Chiesa, Kulusevski, Bernardeschi, Cuadrado.

Bene le altre sei sorelle

L’inter ha giocato una gran partita contro il Genoa: Dzeko non ha fatto rimpiangere Lukaku, così come Calhanoglu ha raddolcito il rammarico di non potere più vedere in campo lo sfortunato Eriksen. Contro i rossoblu chiunque dei nerazzurri è stato in campo ha ben figurato. Vidal, addirittura, quando è entrato sul rettangolo di gioco, è sembrato quel giocatore tanto ammirato anni fa: per lui, contro la formazione di Ballardini, un assist e un gol. Sull’altra sponda della città, il Milan riprende la sua marcia incessante in trasferta e va a vincere subito a Marassi contro la Samp: rete di Brahim Diaz. A Genova mancavano Kessié ed Ibra e con loro sappiamo che sarà ancora un altro Milan. Nella serata il club rossonero ha chiuso per Pellegri, dunque un altro tassello lì davanti per Pioli, che si va ad aggiungere a quelli di Giroud, Leao, Rebic, Ibrahimovic, Brahim Diaz…

Napoli, Lazio, Atalanta, ci sono anche loro 

Molto bene anche il Napoli che batte il Venezia per 2-0, giocando per più di un’ora in dieci uomini, causa l’espulsione di Osimhen. A Spalletti manca davvero nulla per essere considerata una tra le grandi favorite del Campionato: riuscisse a trovare per qualche domenica il Mertens dei tempi migliori, il Napoli sarebbe altamente competitivo. Così come la Lazio dell’ex napoletano Sarri, che ad Empoli ha già calato un tris. Se Correa andrà via, sarà forse una Lazio più ridimensionata. Ma se Luis Alberto trovasse una quadra negli schemi di Sarri, anche la Lazio è una squadra molto competitiva. Infine due parole per l’Atalanta. A Torino, contro la formazione di Juric, non ha brillato molto, ma siamo certi che quando inizierà a carburare, ritorneremo a vedere la solita Atalanta. Quello che deve sapere fare il Gasp è continuare a stimolare l’ambiente: Zapata, Muriel, Ilicic, devono essere fisicamente e mentalmente al 100% per mandare in estasi la squadra. L’assenza di Hateboer per oltre tre mesi potrebbe essere un problema per la Dea. Da qui a fine mercato a Bergamo potrebbe arrivare ancora qualcuno, si vocifera di Thorsby, di Nandez…

Effetto Mourinho

Nella Roma ha stupito tutti la prova dell’inglese Abraham. L’ex Chelsea non ha segnato, ma ha offerto due validi assist per Mkhitaryan e Veretout che sono andati a segno. La vittoria dei giallorossi è stata facilitata dall’espulsione del Dragovski, ma la squadra è piaciuta per forza e personalità e, dopo la vittoria in trasferta, in Conference, contro il Trabzonspor, la squadra di Mourinho ha preso quota. Se Zaniolo e Lorenzo Pellegrini si mostreranno all’altezza della situazione, Veretout si dimostrerà continuo e determinante come sempre, questa squadra darà parecchio filo da torcere a tutti. Peccato che per il recupero di Spinazzola ci sarà da aspettare ancora un po’. Negli undici titolari la squadra di Mou è molto forte, bisognerà vedere se i rincalzi riusciranno a mantenere i livelli dei titolari, quando saranno chiamati in causa. Oggi, come oggi, questa formazione titolare fa scaldare i cuori giallorossi: Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Smalling, Spinazzola; Veretout, Cristante; Zaniolo, Lorenzo Pellegrini, Mkhitaryan; Abrham, più Shomurodov.

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